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Venerdì, 19 Aprile 2024

Il network di riferimento per le aziende italiane

Romagna e Lombardia BEN si incontrano a Milano

Gruppo Romagnolo agro-tech sposa player biochimico Milanese; nasce filiera d’eccellenza a zero sprechi

 

Turbo-boost era il termine stampato su un bottone di un cruscotto super tecnologico di un’auto degli anni ’80. Un bottone che premuto, imprimeva a questa saetta da strada anche la facoltà di “spiccare il volo”.

 

Questo è quello che è accaduto a BEN (Biochemical Enterprise) di Milano a pochi mesi dal pieno controllo da parte del gruppo Berti di Forlimpopoli che l’ha rilevata. Il “boost” è stato schiacciato e quella che era una realtà storicamente consolidata della Biochimica Italiana ha aperto le ali grazie non solo ai capitali romagnoli ma anche alla sinergia di gruppo. Berti infatti è un leader europeo del settore agroalimentare e, da tempo, lavora all’ottimizzazione degli scarti alimentari trasformandoli in prodotti a maggiore valore aggiunto. Ecco che un cervello di coniglio, da Berti viene trasformato in polvere tromboplastinica, cefalina e fosfolipidi, sostanze fondamentali per la produzione di reagenti per le analisi di liquidi biologici (i così detti “in vitro diagnostici”, IVD) e nello specifico per prodotti destinati per la coagulazione in vitro. Se un certo paziente è in terapia anticoagulante, se ha avuto un infarto, un ictus o una trombosi o se deve fare anche solo un controllo probabilmente userà un prodotto diagnostico della linea coagulativa di BEN che lo ha realizzato mediante le materie prime fornite dalla sua stessa capogruppo. Una filiera molto rara nel mondo e unica in Italia e che va dal coniglio direttamente nei laboratori analisi di ospedali e centri diagnostici di Asia, Africa, Europa, Americhe e Oceania. Certo il diagnostico italiano deve fare i conti con nomi blasonati tedeschi e americani in primis che, per dimensione e potere contrattuale riescono a spuntare ottimi prezzi di acquisto per materie prime critiche e notoriamente costose ma qui, l’arguzia italica al solito si fa valere.

 

In una realtà industriale dove i punti di forza già erano prodotti di nicchia come quelli della sua linea di chimica clinica specialistica, questa singolare sinergia di gruppo colloca certamente BEN in una posizione di forza per quel che riguarda non solo prodotti storici come G6PDH, Acido citrico, Acido ossalico, Kit per l’analisi dei calcoli urinari, ma anche per l’intera linea di coagulazione in vitro. BEN grazie ad essa può permettersi di realizzare prodotti di coagulazione di altissima qualità impattando le materie prime necessarie relativamente poco sui costi rispetto ai suoi competitori mondiali. Strategia, ricerca e costante ottimizzazione dei prodotti hanno permesso a BEN di crescere sia nel 2020 sia nel 2021 che dovrebbe chiudersi con un aumento di fatturato tra il 25 e 30% rispetto all’anno precedente. L’innovazione e la ricerca e sviluppo sono già progettate per i prossimi cinque anni e, in questo ambito si pone la decisione del gruppo di dotarsi di sistemi di automazione che rendano i test non solo affidabili e precisi ma anche ripetibili e hand-friendly per il laboratorista che vuole lavorare in sicurezza e disporre di metodi comodi di gestione dei risultati. In quest’ottica la nuova strumentazione automatica Peter 9.0 e Francy 5.0 offrono quanto di meglio c’è sul mercato ad un prezzo alla portata di tutti.

 

Info: www.bertipiero.com

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