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MP Filtri: realtà di successo in sistemi di filtrazione oleodinamica

Dal 1964, un’azienda “familiare” che è cresciuta nel tempo fino ad assumere un ruolo di leadership nel settore
Investimenti strategici, flessibilità produttiva e alta qualità: «Ogni nuovo prodotto è realizzato secondo il nostro processo R&D, che unisce esperienza, innovazione tecnologica ed elevato know-how».
Una realtà internazionale dall’identità italiana, con sede in provincia di Milano: è MP Filtri, che con nove presidi diretti e distributori presenti in tutto il mondo, si occupa di filtrazione, power transmission e contamination control, rappresentando un partner affidabile in grado di rispondere ad ogni esigenza nelle applicazioni mobili e industriale-stazionario. Un’azienda di proprietà familiare che nasce nel 1964 grazie all’intuizione di Bruno Pasotto e, sotto la sua guida, scala i vertici internazionali del settore: una storia di successo la cui eredità è stata raccolta, con passione e determinazione, dalla seconda generazione che ha condotto la società ad assumere una dimensione multinazionale, attraverso una struttura funzionale costituita da un selezionato Management Team di professionisti. MP Filtri intraprende un percorso di crescita fino ad assumere una posizione di leadership, su scala mondiale, nell’ambito delle soluzioni di filtrazione per l’oleodinamica, dei dispositivi di monitoraggio della contaminazione e di componenti per la trasmissione di potenza nei circuiti idraulici, vantando un ciclo produttivo integrato ed efficiente, a garanzia di alti standard qualitativi.
«Ci basiamo su un modello imprenditoriale – esordisce il CEO Giovanni Pasotto – che ha nel suo DNA un’equilibrata sinergia tra strategici investimenti in flessibilità produttiva, efficienza e qualità tecnica ed un’intelligenza commerciale orientata a soddisfare un mercato sempre più dinamico». In MP Filtri ogni nuovo prodotto è il frutto di un meticoloso processo di ricerca e sviluppo volto a coniugare innovazione tecnologica e esperienza, al fine di raggiungere standard di efficienza sempre più elevati. «Siamo in grado di fornire una vasta gamma di prodotti – afferma Giovanni Pasotto – per tutte le applicazioni mobili ed industriale-stazionario, dai filtri, elementi filtranti ed accessori per i circuiti oleodinamici ai giunti e lanterne per sistemi di trasmissione di potenza, dai dispositivi ad alta tecnologia per il monitoraggio della contaminazione alle unità mobili di filtrazione dei fluidi».
Grazie alla collaborazione con le più prestigiose Università Italiane e al suo Laboratorio di ricerca e sviluppo, MP Filtri assicura affidabilità e qualità sia nella verifica di prodotti esistenti, sia nello sviluppo di nuovi prototipi, sempre preventivamente testati. E adesso la società ha lanciato i suoi nuovi sensori per la misura della contaminazione in linea ICS, progettati e realizzati nella filiale del Regno Unito per offrire una combinazione ideale di monitoraggio accurato della contaminazione in tempo reale e convenienza economica. «Creati appositamente per rendere il monitoraggio della contaminazione ancor più accessibile – spiega il CEO Pasotto – i nostri sensori ICS sono un prodotto facile da usare e ad alto valore aggiunto per soluzioni sempre più smart, che consente agli operatori di controllare singole macchine per l’accumulo di particelle e adottare misure preventive prima che si verifichino danni e tempi di fermo».
Il sensore ICS di MP Filtri monitora quelle impurità che normalmente sono considerate solo “dannose”, ma che possono trasformarsi in informazioni preziose sullo stato dell’impianto, prima di essere trattenute dai filtri e messe a disposizione come dati per la manutenzione predittiva, andando nella direzione del concetto di “Digital Twin”. Pensato per operare in condizioni di lavoro gravose, con una pressione massima di esercizio fino a 420 bar e una viscosità del fluido fino a 1000 cSt, il sensore è stato sottoposto a rigorosi test di certificazione in conformità con gli standard internazionali per il settore mobile. «L’ICS – aggiunge Giovanni Pasotto – monitora la contaminazione da particolato in conformità alla norma ISO4406, che classifica la quantità di particelle presenti nel fluido in base alla loro dimensione, consentendo di identificare il livello di contaminazione e di adottare misure preventive per preservare l’integrità dell’impianto idraulico. Grazie alla precisione e affidabilità del sensore è possibile monitorare l’andamento delle variazioni nella qualità del fluido, permettendo interventi mirati prima che il degrado dell’olio comprometta la funzionalità dei componenti idraulici».
L’ICS supporta la comunicazione tramite protocollo Canbus, una tecnologia consolidata nell’automazione industriale e nei veicoli mobili: questo permette una facile integrazione con i sistemi di controllo a bordo macchina. L’implementazione del sensore ICS consente alle aziende di passare dalla manutenzione reattiva a quella predittiva, ottimizzando i tempi di intervento e riducendo il rischio di guasti imprevisti. Un altro beneficio fondamentale dell’ICS è il contributo al risparmio energetico: «L’olio non è solo un lubrificante – specifica Pasotto – ma anche un prezioso veicolo di informazioni sullo stato dell’impianto: un olio contaminato aumenta l’attrito e l’usura dei componenti, riducendo l’efficienza del sistema e aumentando il consumo energetico, mentre un olio pulito contribuisce all’efficienza del macchinario, a prestazioni sempre ottimali evitando cali di rendimento e riducendo quindi il consumo».
MP Filtri, con sedi in tutto il mondo, è attiva anche in tema di sostenibilità ambientale e in ambito sociale, e continua a essere un punto di riferimento per le soluzioni avanzate di controllo della contaminazione, supportando le aziende nella transizione verso un futuro più efficiente e sostenibile.
Info: https://www.mpfiltri.it/