Il network di riferimento per le aziende italiane
Nativ, l’azienda vitivinicola nel cuore dell’Irpinia: una ricca gamma di vini di elevata qualità e versatilità

Un’azienda agricola che nasce a Paternopoli, nel cuore dell’Irpinia, dalla volontà e dalla competenza di Mario Ercolino, enologo di fama internazionale, e di Roberta Pirone, specializzata in Scienze dell’Alimentazione: è Nativ, fondata nel 2008 e dedita alla produzione di vini tipici del territorio, come Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Aglianico, Falanghina, Aglianico di Taurasi. L’azienda possiede circa 30 ettari di terreni vitati di uve autoctone in Irpinia, in particolare nella zona sud-orientale, lungo la dorsale che collega i paesi di Paternopoli e Gesualdo.
«Il nostro territorio – spiega Mario Ercolino – è vulcanico, particolarmente fertile, l’habitat ideale per la vite. Per questo possiamo vantare una ricca varietà di vini, un ventaglio di proposte vinicole eterogeneo: vini semiaromatici, legati ai sentori tipici della frutta irpina; vini DOC e DOCG, tipici dell’Irpinia, ed una linea IGT, emblema della Campania. Tra le novità, abbiamo attualmente un vino “dolce”, Fiano d’Avellino Petit Sucrè, aromatico, versatile, abbinabile a piatti diversi, dai dolci ai formaggi, fino ai crostacei. E poi, un nuovo Aglianico Passito chiamato “Alta Grazia”, omaggio a mia madre. Infine, tra le proposte più recenti e interessanti, segnalo le due varietà “25 Rare” e “24 Maggio”. Rappresentiamo, con le nostre produzioni – conclude il Dott. Ercolino – l’emblema della cultura irpina: i vini che produciamo rispecchiano l’anima del “made in Italy”».
Info: www.vininativ.it
L’industria alimentare in Italia rappresenta una delle colonne portanti del sistema economico e culturale del Paese, unendo tradizione, innovazione e una costante attenzione alla qualità. Con un fatturato annuo che supera i 150 miliardi di euro, il settore alimentare è il secondo comparto manifatturiero italiano, dopo quello metalmeccanico, contribuendo in maniera significativa al PIL nazionale e garantendo occupazione a milioni di persone lungo tutta la filiera produttiva.
L’Italia è universalmente riconosciuta come la patria della buona cucina, un elemento essenziale dell’identità culturale italiana. Ogni regione, provincia e persino città vanta ricette e prodotti tipici che riflettono secoli di storia e tradizioni locali. Dalla pasta al pomodoro alla pizza, dal prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, passando per l’olio d’oliva extra vergine, il vino e i dolci come il tiramisù o il panettone, l’Italia offre un patrimonio gastronomico ineguagliabile.
Queste tradizioni culinarie sono state tramandate di generazione in generazione e spesso sono legate alle piccole e medie imprese familiari che dominano il settore alimentare italiano. La valorizzazione delle materie prime locali e la tutela dei metodi di produzione tradizionali sono pilastri fondamentali del successo dell’industria alimentare italiana.
Un aspetto distintivo dell’industria alimentare italiana è l’attenzione alla qualità e alla sicurezza alimentare. L’Italia è leader mondiale per numero di prodotti agroalimentari e vini a marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita). Queste certificazioni non solo garantiscono l’autenticità e la tracciabilità dei prodotti, ma promuovono anche il legame tra cibo e territorio, valorizzando le specificità locali. La cura nella selezione delle materie prime, l’uso di metodi di produzione sostenibili e il rispetto delle tradizioni fanno sì che i prodotti alimentari italiani siano considerati sinonimo di eccellenza in tutto il mondo.
Nonostante le radici profondamente ancorate nella tradizione, l’industria alimentare italiana si distingue anche per la capacità di innovare. Le aziende alimentari investono sempre più in ricerca e sviluppo per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, come la crescente richiesta di prodotti biologici, vegani, senza glutine o a ridotto impatto ambientale.
La sostenibilità è diventata un tema centrale: molte imprese italiane stanno adottando pratiche che riducono gli sprechi alimentari, ottimizzano l’uso delle risorse naturali e promuovono l’economia circolare. L’introduzione di packaging eco-compatibili, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’attenzione al benessere animale sono solo alcuni esempi di come il settore stia evolvendo per essere più responsabile nei confronti dell’ambiente e delle future generazioni.
L’Italia è uno dei principali esportatori di prodotti alimentari a livello globale, con il “Made in Italy” che rappresenta un marchio di garanzia e qualità riconosciuto in tutto il mondo. Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito sono tra i principali mercati di destinazione, ma la domanda di prodotti italiani cresce anche in Asia e nei Paesi emergenti.
La partecipazione a fiere internazionali come il SIAL di Parigi, il CIBUS di Parma e il Gulfood di Dubai testimonia la capacità delle aziende italiane di competere sui mercati globali, facendo conoscere i propri prodotti a una platea sempre più vasta. Nonostante le difficoltà legate alla contraffazione (come il fenomeno dell“Italian sounding”), le imprese italiane continuano a difendere il valore autentico del loro marchio, anche grazie al supporto delle istituzioni.
Le aziende alimentari in Italia spaziano dalle piccole imprese artigianali alle grandi multinazionali, creando un tessuto economico variegato e resiliente. I distretti agroalimentari, come quello del Prosecco in Veneto o quello dei salumi in Emilia-Romagna, sono esempi virtuosi di come l’economia locale possa prosperare grazie alla collaborazione tra imprese, istituzioni e comunità.
Nonostante i numerosi successi, il settore alimentare italiano deve affrontare alcune sfide importanti, come la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici, la concorrenza internazionale e l’esigenza di innovare senza perdere l’autenticità. Inoltre, il costo crescente delle materie prime e le difficoltà logistiche legate alla pandemia e ad altre crisi globali rappresentano ostacoli significativi.
Tuttavia, queste sfide si accompagnano a nuove opportunità. La digitalizzazione, ad esempio, sta trasformando il modo in cui le aziende promuovono e distribuiscono i loro prodotti, permettendo di raggiungere consumatori in ogni parte del mondo. L’interesse crescente verso la dieta mediterranea e i prodotti tipici italiani offre ulteriori spazi di crescita, rafforzando il ruolo dell’Italia come leader globale nell’industria alimentare.
L’industria alimentare italiana, dunque, è un perfetto connubio di tradizione e innovazione, capace di valorizzare le proprie radici culturali e al contempo di guardare al futuro con spirito imprenditoriale. Grazie alla qualità dei suoi prodotti e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti, il settore continua a essere un pilastro fondamentale del “Made in Italy”, contribuendo non solo all’economia del Paese, ma anche al prestigio dell’Italia nel mondo.