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Sabato, 26 Aprile 2025

Il network di riferimento per le aziende italiane

SP S.p.A.: l’innovazione industriale per il riso “tailor made” rivolto al mercato globale. Nuove sfide per una società in evoluzione che punta sempre di più ai contesti internazionali

Negli impianti di lavorazione tecnologicamente all’avanguardia e automatizzati di Stroppiana (Vercelli), SP S.p.A., riseria italiana, si presenta nel panorama nazionale ed europeo come innovatore dei processi produttivi con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale e alla diversificazione dell’offerta, grazie anche a lavorazioni dedicate per singolo cliente. Il riso è il primo cereale al mondo ed un elemento versatile ed essenziale per eccellenza, non solo in cucina. Nel corso degli ultimi anni la crescita del mercato è stata del 5% annuo trainata principalmente dal food service – canale etnico, pet food ed industriale alimentare. In Europa il riso in molti casi viene visto come un “piatto”, mentre in gran parte del mondo viene visto come una pietanza di accompagnamento con crescite significative anche collegate alla forte natalità asiatica e i flussi migratori nel vecchio continente.

 

 

Ogni anno la Società lavora più di 100 differenti tipologie di riso attraverso due siti produttivi in Stroppiana (circa 30.000 mq per una produzione di circa 120.000 tons annue) e in Fontanetto Po’ (circa 5.000 mq per una produzione di circa 30.000 tons annue). I siti produttivi impegnano circa 50 dipendenti e sono stati oggetto di recenti investimenti con l’inserimento di macchinari innovativi e all’avanguardia in modo da realizzare un prodotto di qualità e conforme alle principali certificazioni e standard qualitativi. La Società, con un fatturato di circa 55 milioni di euro, ha saputo precorrere i tempi e diventare un leader nel proprio settore, cogliendo le nuove sfide e opportunità del mercato. La mission è quella di essere un vero partner di riferimento per i propri clienti, fornendo soluzioni veloci e un servizio completo grazie a una gestione manageriale e al supporto di un team specializzato. Corrado Cusaro, A.D. di SP S.p.A., dichiara: «L’investimento effettuato di circa 45 milioni complessivi in asset industriali negli ultimi 7 anni ci pone come uno dei principali player nel settore per capacità produttiva installata ed impianti innovativi.

 

 

L’avvicendamento nella compagine societaria, avvenuta nel dicembre 2020 con l’ingresso di soci industriali e finanziari attraverso un “club deal”, nonché l’avvenuto inserimento di nuove figure manageriali, ci pongono come una società all’avanguardia nel settore, che guarda al futuro con obiettivi di crescita soprattutto sui mercati internazionali. Il mercato del riso, seppur con forte competizione asiatica e sudamericana, è in crescita, e come tale SP ha avviato un piano industriale per passare da un contesto locale a un contesto internazionale con velocità e con tenacia: l’obiettivo è quello di crescere soprattutto in UE ed Extra UE».

 

 

Info: www.spspa.it

 

 


 

 

L’industria alimentare in Italia rappresenta una delle colonne portanti del sistema economico e culturale del Paese, unendo tradizione, innovazione e una costante attenzione alla qualità. Con un fatturato annuo che supera i 150 miliardi di euro, il settore alimentare è il secondo comparto manifatturiero italiano, dopo quello metalmeccanico, contribuendo in maniera significativa al PIL nazionale e garantendo occupazione a milioni di persone lungo tutta la filiera produttiva.

 

 

L’Italia è universalmente riconosciuta come la patria della buona cucina, un elemento essenziale dell’identità culturale italiana. Ogni regione, provincia e persino città vanta ricette e prodotti tipici che riflettono secoli di storia e tradizioni locali. Dalla pasta al pomodoro alla pizza, dal prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, passando per l’olio d’oliva extra vergine, il vino e i dolci come il tiramisù o il panettone, l’Italia offre un patrimonio gastronomico ineguagliabile.

 

 

Queste tradizioni culinarie sono state tramandate di generazione in generazione e spesso sono legate alle piccole e medie imprese familiari che dominano il settore alimentare italiano. La valorizzazione delle materie prime locali e la tutela dei metodi di produzione tradizionali sono pilastri fondamentali del successo dell’industria alimentare italiana.

 

 

Un aspetto distintivo dell’industria alimentare italiana è l’attenzione alla qualità e alla sicurezza alimentare. L’Italia è leader mondiale per numero di prodotti agroalimentari e vini a marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita). Queste certificazioni non solo garantiscono l’autenticità e la tracciabilità dei prodotti, ma promuovono anche il legame tra cibo e territorio, valorizzando le specificità locali. La cura nella selezione delle materie prime, l’uso di metodi di produzione sostenibili e il rispetto delle tradizioni fanno sì che i prodotti alimentari italiani siano considerati sinonimo di eccellenza in tutto il mondo.

 

 

Nonostante le radici profondamente ancorate nella tradizione, l’industria alimentare italiana si distingue anche per la capacità di innovare. Le aziende alimentari investono sempre più in ricerca e sviluppo per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, come la crescente richiesta di prodotti biologici, vegani, senza glutine o a ridotto impatto ambientale.

 

 

La sostenibilità è diventata un tema centrale: molte imprese italiane stanno adottando pratiche che riducono gli sprechi alimentari, ottimizzano l’uso delle risorse naturali e promuovono l’economia circolare. L’introduzione di packaging eco-compatibili, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’attenzione al benessere animale sono solo alcuni esempi di come il settore stia evolvendo per essere più responsabile nei confronti dell’ambiente e delle future generazioni.

 

 

L’Italia è uno dei principali esportatori di prodotti alimentari a livello globale, con il “Made in Italy” che rappresenta un marchio di garanzia e qualità riconosciuto in tutto il mondo. Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito sono tra i principali mercati di destinazione, ma la domanda di prodotti italiani cresce anche in Asia e nei Paesi emergenti.

 

 

La partecipazione a fiere internazionali come il SIAL di Parigi, il CIBUS di Parma e il Gulfood di Dubai testimonia la capacità delle aziende italiane di competere sui mercati globali, facendo conoscere i propri prodotti a una platea sempre più vasta. Nonostante le difficoltà legate alla contraffazione (come il fenomeno dell“Italian sounding”), le imprese italiane continuano a difendere il valore autentico del loro marchio, anche grazie al supporto delle istituzioni.

 

 

Le aziende alimentari in Italia spaziano dalle piccole imprese artigianali alle grandi multinazionali, creando un tessuto economico variegato e resiliente. I distretti agroalimentari, come quello del Prosecco in Veneto o quello dei salumi in Emilia-Romagna, sono esempi virtuosi di come l’economia locale possa prosperare grazie alla collaborazione tra imprese, istituzioni e comunità.

 

 

Nonostante i numerosi successi, il settore alimentare italiano deve affrontare alcune sfide importanti, come la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici, la concorrenza internazionale e l’esigenza di innovare senza perdere l’autenticità. Inoltre, il costo crescente delle materie prime e le difficoltà logistiche legate alla pandemia e ad altre crisi globali rappresentano ostacoli significativi.

 

 

Tuttavia, queste sfide si accompagnano a nuove opportunità. La digitalizzazione, ad esempio, sta trasformando il modo in cui le aziende promuovono e distribuiscono i loro prodotti, permettendo di raggiungere consumatori in ogni parte del mondo. L’interesse crescente verso la dieta mediterranea e i prodotti tipici italiani offre ulteriori spazi di crescita, rafforzando il ruolo dell’Italia come leader globale nell’industria alimentare.

 

 

L’industria alimentare italiana, dunque, è un perfetto connubio di tradizione e innovazione, capace di valorizzare le proprie radici culturali e al contempo di guardare al futuro con spirito imprenditoriale. Grazie alla qualità dei suoi prodotti e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti, il settore continua a essere un pilastro fondamentale del “Made in Italy”, contribuendo non solo all’economia del Paese, ma anche al prestigio dell’Italia nel mondo.

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