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Sicurezza nell’industria della refrigerazione: CSIM punta su competenza e qualità. Con i nuovi refrigeranti a basso GWP, sono richiesti agli operatori nuovi know-how: CSIM è pronta

La refrigerazione e la climatizzazione stanno affrontando un periodo di forti cambiamenti dovuti alla transizione ecologica: in tale contesto, CSIM S.r.l. nasce per rispondere alle nuove esigenze di costruttori e installatori. CSIM svolge attività di consulenza, informazione, formazione e certificazione di persone e imprese per la FGAS, brasatura/saldatura degli impianti, supportando le verifiche di conformità ai requisiti della direttiva di sicurezza PED. Oggi, l’azienda è conforme agli schemi di certificazione ACCREDIA e ai requisiti della formazione, con l’accreditamento con la Regione Lombardia. È certificata ISO 9001, ha introdotto un modello MOG 231/01 e realizzato il primo laboratorio per la formazione nella refrigerazione e climatizzazione accreditato in Italia per la sicurezza nell’utilizzo dei nuovi refrigeranti (R290, CO2/R744 oltre ai “tradizionali” refrigeranti HFC e HFO). L’Ing. Marco Masini, Presidente del CdA di CSIM nonché Presidente di ASERCOM, l’Associazione Europea dei Costruttori dei Componenti per la Refrigerazione, illustra quali sono i reali impatti dell’industria della refrigerazione, evidenziando altresì i notevoli passi avanti in termini di sostenibilità. «Le apparecchiature e gli impianti per la refrigerazione e la climatizzazione – spiega – sono coinvolti nelle politiche per la decarbonizzazione. Dagli studi dell’IIR (Istituto Internazionale per la Refrigerazione) sappiamo che il settore contribuisce per il 12,2% del consumo globale di elettricità (2021). Le emissioni sono stimate pari al 5% di quelle di CO2 legate all’energia. Ma in più occasioni ci è toccato ribadire che il contributo alle emissioni di CO2 prevalente è quello dovuto ai consumi, che incide per il 77% delle emissioni indirette, con un valore che varia tra il 59% (Europa) e il 90% (India). Le emissioni dirette, attribuibili alle perdite di refrigerante, rappresentano invece solo il 23% delle emissioni totali a livello mondiale». Nell’ambito di scenari che evolvono rapidamente, CSIM opera scelte strategiche orientate all’innovazione, efficienza e alla sicurezza: «La transizione, che ci obbliga all’utilizzo di refrigeranti a basso GWP, ma pericolosi, necessita uno sguardo sempre più attento alla sicurezza. Con la scelta di un socio di capitali come Semco Group, abbiamo completato l’offerta di servizi con la progettazione, la certificazione PED e i controlli non distruttivi. Collaborazione con gli Organismi Notificati, partecipazione attiva ai gruppi di lavoro del CTI, CEN e ISO e ai lavori delle principali associazioni europee stanno caratterizzando il nostro sviluppo. Dal 2024 stiamo partecipando, in consorzio con l’associazione Europea delle Pompe di Calore EHPA, Daikin NV Europe e NVKL al progetto UE LIFE 23 denominato SKILLSAFE, per la linea guida UE per le pompe di calore compatte a R290. Inoltre, sul piano industriale, abbiamo sviluppato un accordo con l’agenzia e-Work per il finanziamento e la somministrazione di personale specializzato. Insomma, siamo sul pezzo e vogliamo rimanerci!». Info: csimservizi.it