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TradeCube, internazionalizzare non è solo vendere: adempimenti e rischi nelle trasferte estere
Internazionalizzare non vuol dire solo trovare clienti, ma anche seguirli in maniera adeguata nel post-vendita tra installazione, manutenzione, formazione e altre attività. Le nostre aziende esportano in tutto il mondo e i loro addetti sono sempre in viaggio, spesso all’oscuro di regole e obblighi da rispettare o dei diritti loro garantiti. Anche nelle trasferte UE/SEE o in Svizzera, il mancato rispetto delle regole sul rapporto di lavoro, compresi i livelli retributivi vigenti in loco, comporta severe sanzioni anche penali. Non solo multe per migliaia di euro, ma anche il blocco dei cantieri o il divieto di prestare servizi nel paese. In linea di principio, quando ci rechiamo in un paese straniero dobbiamo avere un approccio multiculturale e rispettare leggi, usi e consuetudini.
Certo, lo facciamo perché le conseguenze sono severissime, ma dobbiamo farlo anche perché la compliance e l’etica sono valori d’immagine importanti. Per le imprese è difficilissimo acquisire informazioni adeguate e interpretarle: il risultato sono illeciti, anche involontari, con conseguenze potenzialmente disastrose. TradeCube accompagna le aziende nell’internazionalizzazione sia nel momento della vendita, sia nel post-vendita, con un percorso personalizzato: individuazione di norme e contratti da applicare, parametrazione della retribuzione, privacy e rappresentanza IVA. Possiamo contare su una rete di specialisti in UE/SEE, e reperire quelli più idonei per progetti extra-UE.
Info: www.tradecube.it