Dolianova, in Sardegna, è uno dei paesi di più antica tradizione vitivinicola: in queste campagne la coltivazione dell’ulivo e della vite risalgono infatti addirittura al periodo nuragico. Non è quindi un caso se proprio qui, nel 1949, i primi soci diedero vita alle Cantine di Dolianova. In settant’anni anni, le Cantine sono cresciute fino a diventare una delle realtà sarde più importanti per dimensione aziendale e per qualità dei propri vini. I soci, nel frattempo, sono diventati 300 e l’evoluzione del settore ha portato a migliorare sempre più la qualità del lavoro in vigna ed in cantina, concentrandosi in primis sulla coltivazione dei vitigni tradizionali sardi, conosciuti (Cannonau, Carignano, Monica, Moscato, Vermentino, Nuragus) o riscoperti e valorizzati per la loro unicità (Nasco, Barbera sarda in primis).

Se le radici affondano in una tradizione millenaria, il presente delle Cantine di Dolianova guarda da tempo alle nuove sfide del mercato. Con 4 milioni di bottiglie/anno, le Cantine hanno infatti una capacità produttiva che pochi in Sardegna possono vantare. I vini delle Cantine di Dolianova sono presenti in tutti i canali distributivi, con numeri sempre più importanti ed uno sguardo di anno in anno più attento ai mercati che, nel mondo, garantiscono le migliori opportunità. “Ogni bottiglia è un inno alla Sardegna”, recita il pay-off delle Cantine di Dolianova: un inno alla Sardegna capace di guardare oltre i propri confini, per conquistare il mondo con la qualità dei propri vini.

Info: www.cantinedidolianova.it