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Meccanoplastica, impianti di iniezione e soffiaggio – Nuove tecnologie unite ad un know-how consolidato sono i punti di forza dell’azienda fiorentina
La costruzione di macchinari e impianti dedicati al BLOW MOULDING è il core business di Meccanoplastica. L’azienda fiorentina, fondata nel 1983 e con sede a Campi Bisenzio, può oggi considerarsi un autentico Gruppo, contando anche sulla filiale a Barcellona della consociata spagnola Meccanoplastica Iberica, specializzata nella costruzione di impianti per lo stiro-soffiaggio delle preforme PET.
Tra alti e bassi di mercato, i business delle tre divisioni sono consolidati, spiega il sales & marketing manager Alberto Mencherini: «Compiamo i 40 anni d’attività e difendiamo bene le nostre quote, conquistando clientela in tutto il mondo, con Francia e Polonia che danno particolari soddisfazioni in Europa. Questo nonostante ora si registri un rallentamento generale del settore, evidente in Italia a causa del decurtamento degli incentivi di Industria 4.0 che si aggiunge ai noti problemi derivanti da inflazione, aumento dei costi, eccetera. Per fortuna sembra tornare lentamente alla normalità il tema delle forniture di materie prime e componenti elettronici, anche se il tutto si tradurrà in un tangibile miglioramento dei tempi di consegna a partire dal 2024. Per reggere in questa fase complicata i temi caldi da affrontare sono tre: andamento dei mercati, costi e marginalità, sostenibilità».
A vantaggio del Gruppo gioca l’aver provveduto per tempo all’inserimento di figure esperte e specializzate a livello dirigenziale, tecnico e commerciale, difficili da reperire: «Ad esempio da un lato abbiamo implementato l’ufficio acquisti con figure junior e senior in affiancamento e dall’altro stiamo sviluppando la parte elettronica dei macchinari, mentre a livello commerciale e di installazione abbiamo selezionato professionisti che fanno la differenza. Va detto che la clientela conosce le problematiche attuali e ad esempio ci viene incontro in caso sia necessario adeguare i le offerte a causa della volatilità dei prezzi delle materie prime».
A settembre, al Plast di Milano, Meccanoplastica ha presentato per lo stiro-soffiaggio la versione rinnovata della MIPET-4P full electric a 4-cavità dedicata allo stretch-blow Moulding PET; mentre per il crescente settore dell’iniezione soffiaggio ha fatto bella mostra di sé la Jet 75 4-stazioni.
La novità principale al momento in Meccanoplastica riguarda la divisione iniezione soffiaggio, sottolinea Mencherini: «Stiamo lavorando forte su questo prodotto che prima era una nicchia per noi e oggi invece ha acquisito importanza per fatturato, vendite, strutture, magazzino e personale dedicato, con numeri non ancora pari a quelli della storica specializzazione nell’extrusion blow moulding ma in avvicinamento. I settori di riferimento sono cosmetica e farmaceutico. Ai 4 modelli di macchina a 3 stazioni si è aggiunta dal 2022 la Jet 75 4-stazioni, tutte full electric. Rimaniamo nell’ambito tradizionale dell’iniezione soffiaggio con una divisione attiva dal 2000. Ormai abbiamo consolidato una esperienza ventennale sull’IBM elettrica; siamo stati antesignani e tuttora siamo l’unico costruttore sul panorama internazionale di impianti Iniezione-Soffiaggio full electric, vantando partnership e riconoscimenti con gli Utilizzatori più prestigiosi ma anche esigenti del settore.
Invece, abbiamo scientemente deciso anni fa di non cimentarci nel campo della dell’iniezione stiro-soffiaggio, per non entrare in concorrenza coi colossi del settore che hanno decine di anni di esperienza e vantaggio su di noi».
Meccanoplastica chiude così un cerchio applicativo guardando in particolare alla clientela del cosmetico, dato che le particolari resine PET e PETG richiedono un trattamento termico dei maschi e con la 4 stazioni il problema è eliminato: «Abbiamo già messo in field una decina di macchinari e calcolando che il nostro fatturato è composto per il 20% dall’aftermarket e per l’80% dalle vendite, la 4 stazioni pesa per il 12% sulla quota intera a fronte di oltre un terzo rappresentato dalla tecnologia iniezione soffiaggio nel complesso. Le 3 stazioni sono più idonee per produzioni riguardanti le poliolefine e quindi alta/bassa densità, PE e PP, mentre la 4 stazioni, disponibile al momento in un solo modello di taglia da 75 tonnellate, è ideale per produzioni di confezioni quali ad esempio mascara e lucidalabbra».
«È il settore in cui possiamo raggiungere un numero crescente di clienti. Vendiamo a livello globale dall’Europa all’Asia, come in India per esempio. L’Italia stessa è un mercato interessante, un po’ più piccolo ma con clienti di peso. E il Nord America, dove siamo presenti da tempo, sta consolidandosi. Non mancano le applicazioni in camera bianca, con la massima pulizia garantita dal full electric che interessa soprattutto il farmaceutico, come dimostrato dalla recente vendita in Germania, a un’azienda leader, di una 4 stazioni per uso medicale e trattamento di una resina dura difficile da lavorare, rendendo asettico il soffiaggio. Nel cosmetico invece si guarda alla precisione estetica ed all’assenza dei noti ‘black spot’ che rendono imperfetto il prodotto finale. In ogni caso le 3 stazioni sono vendutissime nel farmaceutico». Info:
www.meccanoplastica-group.com