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Saf Bianco: il futuro del packaging passa attraverso il mass balance per una filiera che sia sostenibile
In un momento in cui il tema ambientale deve prevedere un impegno da parte di tutti, SAF, ha deciso di intraprendere un percorso che preveda sia la riduzione in termini di emissione di CO2 sia il recupero dei materiali plastici da rifiuto. Questa nuova via si chiama “mass balance” o “bilancio di massa”. Si tratta, sostanzialmente, di ottenere le materie plastiche, anziché da fonti fossili da materie prime bio-based o da riciclo chimico attraverso il rapporto, appunto, di “bilancio di massa”. Da fonte bio si tratta di ottenere oli da “second generation food waste”, quindi oli di scarto che non vanno in conflitto con la produzione alimentare. Per quanto riguarda il riciclo chimico, invece, vengono trasformati i polimeri contenuti nei rifiuti nei monomeri di partenza o in composti più elementari come oli di pirolisi.
A garanzia di tutto ciò torna utile la certificazione di un ente terzo che attesti l’effettivo impiego di materie prime rinnovabili o da riciclo chimico lungo l’intero processo (ISCC+). Andando in questa direzione, SAF BIANCO si pone un duplice obiettivo: quella della riduzione delle emissioni di CO2 utilizzando plastiche di derivazione bio e quello della diffusione dei rifiuti plastici nell’ambiente attraverso l’utilizzo di materiali plastici da riciclo chimico. SAF BIANCO otterrà nei prossimi mesi la certificazione ISCC+ e sono già diversi i progetti portati avanti in questa direzione.
Info: www.safbianco.it