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Mercoledì, 5 Febbraio 2025

Il network di riferimento per le aziende italiane

Termogamma, parla il CEO Giovanni Cavalieri. «La cogenerazione: una strada giusta per un uso razionale dell’energia, per una crescita virtuosa e per un’industria sempre più sostenibile»

La transizione energetica è un tema centrale per l’Europa, che punta, come anche altri continenti nel mondo, a raggiungere il Net Zero entro il 2050. Sebbene il contributo dell’Europa alle emissioni globali sia pari a circa il 7%, molti imprenditori europei stanno adottando strategie per ridurre l’inquinamento e promuovere la sostenibilità. «Tra queste, l’uso di sistemi cogenerativi rappresenta una soluzione chiave per l’industria, garantendo una maggiore sostenibilità economica, una riduzione delle emissioni di CO2 e un minore utilizzo delle reti elettriche nazionali»: è la ferma convinzione di Giovanni Cavalieri, fondatore e CEO di Termogamma, realtà specializzata in soluzioni per l’efficienza energetica basate su tecnologie quali cogenerazione, trigenerazione, free-cooling e recupero calore. L’azienda si rivolge al mondo industriale e le sue tecnologie sono impiegabili per fornire energia elettrica, termica e frigorifera rivolte alle normali attività produttive, secondo logiche di efficienza e di risparmio. «I sistemi di cogenerazione – spiega Cavalieri – consentono di autoprodurre energia in modo efficiente, alleggerendo anche il carico sulle infrastrutture pubbliche e favorendo così il residenziale e il terziario nell’utilizzo di tecnologie già notoriamente a emissioni zero, come per esempio le pompe di calore.

 

 

Diverso risulta, invece, per il settore industriale, dove la completa elettrificazione dei processi ad alta entalpia (vapore, acqua surriscaldata, etc.) comprometterebbe la sostenibilità economica dell’azienda stessa. Pertanto si rende necessario, al fine di dare continuità operativa, un approccio energetico misto ed equilibrato. La cogenerazione, integrata con tecnologie rinnovabili come fotovoltaico, eolico e solare termico, permette alle imprese italiane di mantenere competitività sui mercati internazionali, dimostrando al contempo un impegno verso l’ambiente. In questo contesto, il gas naturale emerge ancora come un vettore energetico di transizione ideale, come dimostrato anche da molte centrali termoelettriche italiane ed europee, che sono state recentemente aggiornate sempre con cicli combinati di ultima generazione e sempre funzionanti a gas metano. Non bisogna dimenticare che i cogeneratori moderni sono già predisposti per l’utilizzo di biometano e idrogeno, qualora fruibili, garantendo così una transizione progressiva verso carburanti rinnovabili. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che nei molteplici settori industriali un modello energetico standardizzato non è applicabile: ogni ambito ha esigenze specifiche che richiedono soluzioni energetiche personalizzate. L’adozione di queste tecnologie – prosegue il fondatore di Termogamma – non è solo una questione ambientale, ma soprattutto, per molte industrie italiane, di sopravvivenza economica.

 

 

Negli ambiti residenziali e terziari, invece, grazie alle simili tecnologie impiantistiche adottate, risulta più semplice l’utilizzo di modelli energetici standardizzati. La transizione energetica, dunque, deve assolutamente coniugare le esigenze ambientali con quelle produttive ed economiche. Ricordiamo ancora una volta che l’energia autoprodotta in sito riduce la dipendenza dalla rete nazionale, consentendo così l’uso razionale di quelle tecnologie e risorse già disponibili, limitando così la necessità di immediate, difficili e costose ristrutturazioni sulle reti elettriche a carico, di fatto, dei contribuenti. Un mix di tecnologie ed oculate strategie energetiche – conclude Cavalieri – sono essenziali per evitare di favorire paesi meno attenti all’ambiente, che continuano ad impattare per il restante 93% delle emissioni globali, continuando altresì a guadagnare quote di mercato a livello internazionale. La sfida è creare un futuro sostenibile che rispetti l’eredità imprenditoriale europea, sostenendo contemporaneamente la competitività economica e quella per l’ambiente».

 

 

Info: giovanni.cavalieri@termogamma.com

 

 

 

 

La transizione energetica è il pilastro fondamentale per affrontare la sfida del cambiamento climatico e costruire un futuro più sostenibile. Si tratta di un processo globale che punta a ridisegnare il sistema energetico, sostituendo progressivamente le fonti fossili con energie rinnovabili, efficienti e pulite. Questo cambiamento non solo riduce le emissioni di CO₂, ma promuove un modello energetico più resiliente, decentralizzato e accessibile.

 

 

Le imprese, sia nei settori produttivi che nei servizi, sono protagoniste di questa rivoluzione energetica, grazie a soluzioni innovative che coniugano efficienza, riduzione dei costi e tutela ambientale.

 

 

  • Fonti di energia rinnovabile: Solare, eolico, idroelettrico e biomasse sono al centro della transizione energetica. Imprese e operatori investono in infrastrutture per la produzione di energia pulita, sfruttando risorse naturali illimitate e abbattendo la dipendenza dalle fonti fossili. L’installazione di impianti fotovoltaici, parchi eolici e sistemi di accumulo energetico rappresenta un volano per l’innovazione e l’occupazione.

 

  • Efficienza energetica: Ridurre i consumi è una priorità per le imprese. Sistemi di illuminazione a LED, tecnologie smart e impianti industriali a basso consumo permettono di ottimizzare l’uso dell’energia e tagliare gli sprechi. L’adozione di audit energetici e l’implementazione di standard di efficienza migliorano le performance ambientali ed economiche delle aziende.

 

  • Mobilità sostenibile: La transizione energetica è strettamente legata alla trasformazione del settore dei trasporti. La diffusione di veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica green, insieme a soluzioni di mobilità condivisa, riduce drasticamente le emissioni di gas serra e promuove una mobilità urbana pulita e intelligente.

 

  • Idrogeno verde e nuove tecnologie: L’idrogeno verde, prodotto attraverso elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili, è una delle soluzioni più promettenti per la decarbonizzazione dell’industria e dei trasporti. Le imprese stanno esplorando l’utilizzo di tecnologie emergenti come lo stoccaggio energetico avanzato e le reti intelligenti (smart grid) per stabilizzare la produzione e distribuzione di energia pulita.

 

  • Ricerca e innovazione: La transizione energetica è trainata dalla ricerca di soluzioni innovative. Imprese e centri tecnologici sviluppano nuovi materiali, sistemi di accumulo più efficienti e modelli energetici digitalizzati, promuovendo un uso intelligente dell’energia attraverso l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale.

 

  • Produzione e gestione decentralizzata: L’adozione di comunità energetiche e microreti consente una produzione energetica più vicina ai consumatori, riducendo le perdite di trasmissione e favorendo l’autoconsumo. Questi modelli incentivano la partecipazione delle piccole imprese e delle famiglie alla transizione.

 

 

La transizione energetica rappresenta una grande opportunità economica e sociale. Secondo le stime internazionali, investire nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica può creare milioni di nuovi posti di lavoro e stimolare la crescita industriale in un contesto di sviluppo sostenibile.

 

 

Guardare alla transizione energetica significa anticipare il futuro: le imprese che scelgono di innovare oggi saranno i protagonisti del domani, capaci di affrontare le sfide ambientali e di competere in un mercato globale sempre più attento alla sostenibilità.

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