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Cesaro per l’economia circolare
L’Europa indica, per la gestione dei rifiuti, questa scala di priorità: prevenzione (produrre meno rifiuti), riutilizzo, riciclo, recupero di energia attraverso la combustione della frazione di rifiuti non riciclabili, discarica.
La scelta delle comunità deve essere quella di una gestione più sostenibile dei propri rifiuti con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle la visione ristretta del rifiuto come problema da risolvere considerandolo, invece, risorsa concreta per il raggiungimento della transizione energetica e, più in generale, per una fattiva realizzazione di processi di economia circolare. L’esperienza internazionale per quanto riguarda la presenza di termovalorizzatori all’interno delle aree urbane ha fatto scuola al punto che parte del rifiuto italiano percorre ancora 1.500 km per raggiungere Amsterdam o Rotterdam. Ma i rifiuti sono risorsa e spostarli significa perdere opportunità.
Nell’ultimo decennio, Cesaro Mac Import ha partecipato alla realizzazione di importanti impianti per la valorizzazione dei rifiuti. Un decennio segnato dalla volontà di mettere al servizio del pubblico le tecnologie e l’esperienza maturati in oltre 40 anni nel settore. Il rifiuto diventa risorsa in un processo virtuoso per la produzione di biogas, biometano, materie prime seconde selezionate per rientrare nei cicli di produzione. Dal 2012 sono stati progettati, realizzati e messi in funzione impianti di digestione anaerobica per la produzione di biogas in sinergia con gli impianti di compostaggio a tecnologia Cesaro.
L’attenzione al territorio è tale che l’impianto realizzato per Bioenergia Trentino a Faedo (TN), un impianto integrato di digestione anaerobica e compostaggio, è l’unico per il trattamento rifiuti in Italia ad aver ricevuto ad oggi la Bandiera Verde Legambiente. Da questo importante risultato sono seguiti, nel 2018, l’impianto di Foligno e, nel 2019, in partnership con il gruppo Hera, la realizzazione della sezione di pretrattamento e digestione anaerobica dell’impianto di Sant’Agata Bolognese, capace di trattare 100.000 tonnellate all’anno di rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata del territorio. Sono del 2021 due importanti sfide: a Reggio Emilia con IREN, un progetto da 55 milioni per un impianto che tratterà 100.000 tonnellate all’anno di FORSU, e a Erchie (BR) la valorizzazione dei rifiuti in un’area geografica che ne è estremamente carente (è il primo impianto di compostaggio e digestione anaerobica integrata del Salento).
Biometano e compost non sono l’unico obiettivo: la selezione meccanica, come l’impianto di Enval in Valle d’Aosta, è l’esempio di come la tecnologia e l’esperienza siano la strada più efficace per ridurre ulteriormente l’utilizzo delle discariche e ricavare materie prime seconde dai rifiuti.
Info: www.cesaromacimport.com