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Sabato, 27 Luglio 2024

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HR, la Giordano Associati investe nell’outsourcing

Dalla gestione delle risorse umane all’employee leasing. Parte la sfida della DG Net Work

 

La comparsa devastante del Covid-19 ha travolto economie e certezze quotidiane, rivoluzionando anche il mondo del lavoro. A cambiare non sono stati solo i meccanismi ma anche le aspettative delle imprese – molte delle quali oggi a caccia di profili introvabili – e dei lavoratori, alle prese con una nuova, tenace tensione verso la salvaguardia del proprio benessere che, di fatto, passa dall’attribuzione di un aumentato valore all’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Dell’importanza di queste nuove dinamiche si fa interprete consapevole la GIORDANO Associati, affermata realtà presente da 25 anni nel settore della consulenza giuslavoristica. Un team di oltre 20 professionisti, con base a Salerno e in dialogo con importanti realtà sul territorio nazionale, partner per l’outsourcing del payroll, contrattualistica del lavoro, gestione crisi d’impresa e relazioni sindacali.

 

La società – fondata da Dino Giordano, consulente del lavoro ed esperto in crisi d’impresa – proprio in tempi difficili, ha deciso di investire nell’evoluzione della DG Net Work srl, già parte del gruppo.

 

Accreditata presso il Ministero del Lavoro quale Agenzia per il Lavoro (ApL) e operante da oltre 15 anni nella selezione e nell’outplacement, la DG Net Work ha avviato nel corso del 2021 il suo sviluppo accreditandosi nel settore della somministrazione del personale. Oggi presente a Milano, Roma, Salerno e Potenza integra la consulenza nel settore HR con l’attività di selezione del personale, staff leasing, somministrazione e assessment, nonché come soggetto promotore di tirocini formativi e politiche attive.
Anima della DG Net Work è Giusy De Stefano, psicologa del lavoro e delle organizzazioni, amministratore delegato.

 

«Negli ultimi anni – dichiara la AD – profonda è stata la trasformazione del mercato del lavoro. L’evoluzione più significativa riguarda le modalità e i tempi di impiego, ovvero l’introduzione dello smart working, del lavoro agile e di contratti part-time, volti a ridurre i tempi di lavoro a beneficio della vita privata. La pandemia, infatti, ha obbligato le imprese a cedere margini di fiducia verso i lavoratori e i lavoratori, di rimando, a responsabilizzarsi verso obiettivi di produttività. Il cambiamento, se vogliamo culturale, ha però radici temporali più profonde. È cominciato con la “destrutturazione” del patto psicologico tra datore di lavoro e lavoratore, avutasi in conseguenza della sopravvenuta impossibilità dell’impresa nella crisi del 2008 di assicurare al lavoratore la “stabilità lavorativa per la vita”. Non esistono più i punti di forza del vecchio capitalismo; ora – per attrarre e trattenere i talenti – valgono l’orientamento all’innovazione, un’aumentata flessibilità, le esigenze di pianificare e soddisfare i “career planning”, il “work life balance”, le “azioni di welfare personalizzate”. Tutto ciò richiede di rimettere al centro la persona e le sue leve motivazionali. La Great Resignation post-covid, il turn over massivo, ha imposto la necessità di individuare politiche di employee retention. Le aziende devono sviluppare consapevolezza di questo cambiamento, così come devono sapere che, soprattutto per i più giovani, oggi nelle scelte professionali vale su tutto l’approccio Yolo “you only live once”, secondo cui si lavora per vivere
e non si vive per lavorare.

 

Diventa, pertanto, indispensabile per le imprese poter contare su funzioni HR altamente specializzate per individuare gli strumenti più idonei a favorire stabilità organizzativa e tutela degli investimenti nei nuovi inserimenti, attraverso politiche di gestione delle risorse ma anche contratti di lavoro individuali tesi a consolidare i vincoli fiduciari tra lavoratore e azienda».
Sulle competenze ampie del gruppo interviene il presidente del cda Dino Giordano: «Nella ripresa post pandemica del mercato del lavoro, la somministrazione giocherà un ruolo sempre più incisivo. Non solo perché sono chiari alle aziende i vantaggi della buona flessibilità, ma perché tanto gli imprenditori quanto i lavoratori stanno entrando sempre più in contatto con le potenzialità che una realtà come la nostra può garantire. In una parola: flexibility. La nostra sfida è semplificare il cambiamento; interveniamo in situazioni complesse mettendo a disposizione delle aziende competenze specialistiche in contrattualistica del lavoro e soluzioni integrate.

 

Patti di stabilità, accordo in deroga sui termini del preavviso, patto di non concorrenza post-contrattuale, patti formativi e di carriera, contratti di staff-leasing, rappresentano oggi i tools necessari a supporto dell’azienda nel costruire le basi per il reciproco affidamento fiduciario del rapporto di lavoro.
Lo staff leasing (la somministrazione a tempo indeterminato, un contratto a tre tra ApL, Azienda e Lavoratore), ad esempio, rappresenta un grande valore aggiunto in quanto il lavoratore ha tutte le tutele di un rapporto a tempo indeterminato e l’azienda ha ben definito il periodo di impegno delle risorse, al termine del quale il processo di transizione delle stesse su nuove missioni – supportato dall’ApL – non è traumatico. Nel corso del rapporto, inoltre, ci facciamo carico della gestione delle risorse e dei processi di formazione e aggiornamento delle competenze a costo zero per l’azienda. Il nostro gruppo rappresenta il partner giusto per una consulenza specialistica in outsourcing a 360 gradi per la gestione delle risorse umane garantendo non solo supporto per gli aspetti economico-giuridico e psicologici, ma anche in relazione ai processi di selezione, outplacement e di somministrazione del personale a tempo determinato e/o indeterminato. Siamo quindi già dentro la vera sfida del nuovo mercato del lavoro».

 

Info: www.giordanoassociati.it

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