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“Per fare il cartone ci vuole una Bizzozero”. Una verità che dal 1939 domina nel mercato del cartone
Negli imballaggi pesanti, la sfida tra truciolato e cartone ondulato è anche un delicato tema che abbraccia l’ambito ambientale oltre che quello economico. Quando l’ago della bilancia pende dalla parte del cartone, soltanto chi nel suo parco possiede le giuste macchine riesce a fare la differenza. Parliamo di chi ha scelto le macchine Bizzozero Mica e lo ha fatto per la loro ineguagliabile affidabilità, versatilità e precisione, con performace superiori a qualsiasi standard attualmente presente nel mercato del cartone pesante, mercato in cui l’azienda, fondata nel 1939 per la produzione di cucitrici per legatoria (ancora in catalogo), è presente da oltre 70 anni.
L’azienda affonda le sue radici a Velate (MB) e offre un’ampia gamma di macchinari “carton converter” e cucitrici di ultima generazione, un ventaglio pensato per fornire tutto ciò che serve per arrivare a centinaia di diverse scatole partendo da fogli di cartone, anche delle massime dimensioni possibili (cartone tri-wall da 16mm di spessore, fogli fino a 10m di lunghezza e 3m di larghezza). A fronte di una maggiore carbon footprint iniziale, l’imballaggio in cartone risparmia parecchio peso (quindi emissioni), costa significativamente meno ed è meno inquinante a fine vita. Tutti questi vantaggi insieme alla completa compatibilità con Industria 4.0, sono i motivi per cui Bizzozero Mica s.r.l. non solo continua a fornire macchinari ad oltre 20 paesi in tutto il mondo, ma fornisce anche un servizio di completa assistenza su tutte le macchine, comprese quelle vendute 40 anni fa.
Info: www.bizzozeromica.it