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Waste to Methane: il Made in Italy per la produzione di biometano apre a nuove sfide internazionali
Nonostante gli ultimi tre anni abbiano rappresentato un periodo altalenante per la congiuntura economica globale, a Rende (CS) è nata una start-up innovativa, la Waste to Methane, che si è ritagliata un ruolo preponderante tra i costruttori di impianti di biodigestione anaerobica. La giovane azienda, parte del Gruppo Calabra Maceri e Servizi S.p.A., nasce a seguito di un progetto di ricerca e sviluppo che ha portato alla realizzazione del primo biodigestore per la produzione di biometano per autotrazione in Italia, dal trattamento della frazione organica dei rifiuti. Il processo sviluppato e utilizzato per il funzionamento dei propri impianti, denominato “Superdry Italian Management System”, ad impatto ambientale notevolmente ridotto, è valso alla start-up, nonché all’azienda madre, una lunga serie di prestigiosi riconoscimenti nazionali.
E mentre il numero di impianti in fase di realizzazione e completamento continua a crescere con cantieri aperti da nord a sud Italia, Waste to Methane, si prepara al debutto internazionale ad IFAT, la fiera mondiale per eccellenza per la gestione dell’acqua, delle acque reflue, dei rifiuti e delle materie prime. Chissà che in un futuro non troppo lontano Waste to Methane, oggi impegnata nella realizzazione degli impianti di trattamento della FORSU a Verona, Cagliari, Lecco, Reggio Emilia, Ferrara, Viterbo e Lamezia, non esporti il proprio modello oltre i confini nazionali.
Info: www.wastetomethane.com