L’economia circolare ha bisogno di impianti. Moderni, efficienti, tecnologicamente avanzati e ambientalmente sostenibili. È in questo orizzonte che si è mossa Cermec, società pubblica della provincia di Massa-Carrara, nell’avviare la progettazione ed il percorso autorizzativo di una piattaforma per il trattamento dei rifiuti urbani organici con produzione di compost e recupero di biogas, da cui ricavare biometano. Una vera conversione rispetto all’attuale impiantistica di TMB, ormai obsoleta.

«La crescita percentuale delle raccolte differenziate – spiega l’amministratore unico della società, Alessio Ciacci – ha radicalmente cambiato le necessità di “servizio” agli enti locali nel trattamento dei rifiuti. E le nuove sfide della transizione ecologica (ed energetica) spingono sempre di più verso soluzioni che garantiscano la massima quantità di riciclo e di recupero, anche energetico, dei rifiuti». Il progetto definitivo, affidato con gara ad un gruppo di aziende specializzate nel settore, è ora all’esame della Regione Toscana per quanto riguarda l’iter autorizzativo.

«Consideriamo – conclude Ciacci – di conseguire l’autorizzazione nella prossima primavera così da iniziare i lavori entro il 2023 ed avviare un cantiere che sarà operativo per quasi due anni permettendoci di non avere mai un fermo impianto. Potremo trattare 60mila tonnellate di organico, 17mila di fanghi di depurazione e circa 40mila di verde. La produzione di biometano prevista è di circa 6 milioni di metricubi annui, l’equivalente di un consumo di oltre 50 mila utenze domestiche».

Info: www.cermec.it