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Sabato, 27 Luglio 2024

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Cuore “Green” di Nuova C. Plastica per il recupero, raccolta e rigenerazione degli oli vegetali esausti

Oggi, la sensibilità al tema della TRANSIZIONE ECOLOGICA coinvolge sempre più imprese, ma c’è chi, già da decenni, è al servizio della sostenibilità ambientale tanto da aver sviluppato al suo interno una divisione espressamente dedicata al tema dell’economia circolare, è il caso di Nuova C. Plastica. Questa realtà fonda le sue origini nel bolognese a partire dall’intuizione portata avanti da Marco Camoli fin dal 1961 e si specializza nella costruzione di stampi con annesso stampaggio di materie plastiche (iniezione e soffiaggio) e oggi, sotto la guida dei figli Piero e Gianmarco e del nipote Enrico, integra le proprie competenze con lungimiranza, facendo proprio il tema della sensibilità ambientale.

 

«L’idea di aprire una divisione Ambiente – afferma il presidente Piero Camoli – nacque nel 2000. Decidemmo fosse arrivato il momento di mettere la nostra esperienza al servizio di un settore maggiormente legato all’economia circolare e, visto il nostro ampio know-how nella lavorazione della plastica, individuammo nei prodotti dedicati al riciclo degli oli esausti l’attività ideale per collaborare in modo ancora più concreto alla causa dell’eco-sostenibilità». Perché proprio gli oli esausti? «Per almeno due ragioni: il riciclo degli oli è uno dei comparti di maggior crescita nel campo del cosiddetto “end of waste” e si tratta di materiali con un grandissimo potenziale di recupero. Gli oli usati, infatti, possono essere sfruttati per produrre energia rinnovabile (con impianti di co-generazione) e biodiesel, un combustibile vegetale biodegradabile e a basso impatto sull’ambiente. Ancor di più in un periodo come l’attuale, in cui la crisi energetica domina i dibattiti in ambito sia politico-economico che industriale. Credo sia importante dare il nostro contributo alla filiera del recupero di risorse da trasformare in energia».

 

Quali soluzioni ha portato Nuova C. Plastica per il recupero oli? «Produciamo – illustra Camoli – un’ampia varietà di taniche, contenitori e imbuti per la raccolta degli oli vegetali e oli minerali esausti, realizzati in plastica seconda vita e di altissima qualità. E non è tutto: produciamo, inoltre, stazioni per la raccolta intelligente, che possono essere alimentate anche a pannello solare, che tracciano digitalmente i conferimenti in termini di volume e peso inviando i dati elaborati ad una centrale operativa che avverte quando i contenitori sono pieni, affinché possano essere prontamente svuotati e possa essere istituito un meccanismo di premialità per i cittadini che hanno conferito il rifiuto con il fine ultimo di aumentare la percentuale di riciclo.

 

Le nostre stazioni intelligenti gestiscono con facilità i conferimenti con olio sfuso o in bottiglie di plastica o altre tipologie di rifiuti, motivo per cui stiamo riscuotendo molto successo presso le amministrazioni comunali italiane e anche estere, tanto che abbiamo stazioni installate anche in Slovenia, Spagna, Portogallo, Grecia, Inghilterra». La divisione Ambiente di Nuova C. Plastica, dunque, si è rivelata un successo: «Una scommessa vinta – conclude il presidente – e un’importantissima aggiunta al nostro core-business. Credo di poter affermare che oggi Nuova C. Plastica è un’azienda dal cuore “green”».

 

Info: nuovacplastica.com

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