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L’economia circolare dell’ottone: produzione, riciclo e fonti rinnovabili per Eredi Gnutti Metalli
L’industria metallurgica vive un profondo processo di cambiamento: obblighi normativi e coscienza ambientale sono i driver che guidano una rivoluzione green, necessaria, del settore. Aziende energivore e fonderie associate a uno stereotipo di produzione antiquato lasciano il posto a stabilimenti moderni, tecnologici, in cui l’attenzione all’impatto ambientale la fa da padrona. L’esempio di Eredi Gnutti Metalli, realtà bresciana con oltre 160 anni di storia, esprime questo nuovo concetto di fare impresa attraverso le proprie scelte. L’EGM WAY si basa su tre pilastri fondamentali: riciclo pari al 97% di sottoprodotti e scarti dell’ottone, riutilizzo delle acque piovane e autoproduzione di energia grazie al fotovoltaico. Il recupero dell’ottone già lavorato consente di diminuire l’estrazione di minerali vergini e quindi l’usurpazione di fonti non rinnovabili. Il trattamento delle acque piovane rappresenta un altro passo in avanti in termini di impatto ambientale: più del 30% dell’acqua utilizzata deriva infatti da acque meteoriche e tutta l’acqua necessaria alle lavorazioni viene riutilizzata attraverso due impianti di depurazione. L’investimento nel fotovoltaico ha costituito infine una delle scelte più importanti per EGM: i due impianti, uno installato nel 2011 sopra i tetti dello stabilimento e il secondo posato a terra nel 2023, hanno una superficie totale di 140.000 mq ed erogano circa 9,9 GWh/anno, soddisfacendo il 50% del fabbisogno energetico. Info: www.eredignutti.it