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Tra robot e cobot per migliorare la produttività. La fabbrica del futuro passa da Fanuc
Per il 2022, il mercato italiano dell’automazione industriale prevede di registrare un ritorno ai livelli pre-COVID — queste le stime di ANIE Automazione. Si fa così ancora più strada il concetto che vede l’automazione delle attività industriali e la trasformazione digitale tra gli elementi indispensabili all’interno di uno scenario produttivo sempre più complesso e competitivo. Tra questi, la robotizzazione gioca un ruolo sempre più centrale e ancor più fondamentale è affidarsi a un partner competente. Con oltre 60 anni di storia e un’expertise a 360 gradi, FANUC vanta oltre 100 modelli di robot per servire, secondo un’ottica user-friendly, settori produttivi cruciali come automotive, alimentare e aerospaziale.
Cresce la domanda di robot industriali, secondo il World Robot Report 2021 nelle industrie manifatturiere sono presenti 126 robot per 10.000 dipendenti, rispetto alle 66 unità del 2015. Allo stesso tempo nelle PMI sale il bisogno di dotarsi di robot collaborativi, alleati preziosi per rendere più veloci e sicure alcune attività. Sviluppati per offrire una soluzione su misura a svariate necessità del settore manifatturiero, i cobot FANUC supportano e migliorano la produttività con la massima affidabilità, affiancando l’operatore durante il lavoro.
«Connettività, Manutenzione predittiva, Digital Twin, Sistemi intelligenti e Semplicità di Interfacciamento tra uomo e macchina sono oggi temi caldi nel mondo dell’industria», così Marco Delaini — Managing Director FANUC Italia. «Queste tematiche descrivono già la realtà. Un presente che FANUC, con le sue soluzioni all’avanguardia e alla portata di tutti, vuole contribuire a diffondere presso le realtà imprenditoriali italiane».
Info: www.fanuc.eu