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Martedì, 3 Dicembre 2024

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Dott. Cesare Iacopo Giannini: la chirurgia bilio digestiva comprende quegli interventi chirurgici che permettono di costruire un passaggio per la bile dal fegato all’intestino

A che cosa serve la chirurgia bilio digestiva?
La bile viene prodotta dalle cellule epatiche e incanalata nei piccoli dotti biliari presenti all’interno del fegato. Questi dotti confluiscono in dotti sempre più grandi, fino a unificarsi nel coledoco, il dotto attraverso cui la bile giunge all’intestino.
Ma tale percorso può essere ostruito da eventi di tipo infiammatorio, meccanico o tumorale che ne impediscono il transito regolare. Per ripristinare questo percorso si ricorre alla chirurgia bilio digestiva oppure si interviene per via endoscopica, mediante una manovra denominata ERCP, o per via radiologica, con una puntura che giunge al fegato attraverso la pelle.
Quando ricorrere a questo intervento?
Come spiegato, questo intervento serve per ripristinare il normale percorso che la bile compie dal fegato all’intestino, che può essere ostacolato da cause di diversa natura: meccanica; infiammatoria; tumorale.
Che tipo di esami eseguire per riconoscere un’ostruzione della via biliare?
Un’ostruzione della via biliare si può riconoscere effettuando diversi esami. L’ecografia, ad esempio, è importante perché attraverso di essa è possibile visualizzare la dilatazione delle vie biliari nel fegato. Tra gli esami più importanti è però necessario ricordare la colangiografia retrograda, la colangiografia percutanea e la colangio-RM.
La patologia di più frequente riscontro è la patologia Colelitiasica, a parte le neoplasie (per questa patologia occorre un capitolo a parte) e le malattie infiammatorie.
La Calcolosi della colecisti se non trattata può evolvere in complicanze rappresentate, in ordine crescente di pericolosità: Colica biliare, Colecistite, Empiema, Idrope della colecisti, Coledoco litiasi. La calcolosi della colecisti e le sue complicanze (colecistite, idrope, o empiema) si approcciano chirurgicamente con ormai la consolidata tecnica di Colecistectomia Laparoscopica che si esegue attraverso (tre o quattro fori) nella parete addominale attraverso i quali riusciamo ad eseguire l’asportazione della colecisti mediante sezione dell’arteria cistica e del dotto cistico. In caso di situazioni particolari per alterazioni anatomiche o più frequentemente per situazioni flogistiche importanti talvolta è necessario eseguire l’intervento con tecnica tradizionale mediante una incisione della parete addominale, generalmente sottocostale destra.
Quando la calcolosi impegna anche la via biliare principale (calcolosi del coledoco) è necessaria l’asportazione sia della colecisti che dei calcoli dal coledoco. Per l’asportazione dei calcoli del coledoco oggi ci si approccia attraverso la ERCP come già descritto. Questa procedura può essere fatta o prima dell’intervento di colecistectomia laparoscopica (ERCP sequenziale), o contemporaneamente alll’intervento di colecistectomia laparoscopica (ERCP in Rendezvous).

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