Il coaching oncologico è un approccio innovativo e olistico che va ben oltre il semplice supporto emotivo o psicologico, ma si concentra sulla persona nella sua interezza, integrando dimensioni fisiche, emotive, psicologiche e spirituali per affrontare in modo proattivo e consapevole l’esperienza della malattia tumorale. La principale differenza rispetto ad altre forme di sostegno sta nella natura breve e trasformativa del percorso. Il coaching oncologico non si limita a fornire strumenti di gestione delle emozioni e dei pensieri, ma guida la persona nel dare un nuovo significato alla propria malattia. Spesso, chi affronta un tumore si trova a lottare contro la paura, l’ansia e il senso di smarrimento. Attraverso il coaching oncologico, questi sentimenti vengono canalizzati verso una riflessione più profonda, che porta il paziente a trovare uno scopo. La malattia diventa così non solo un evento traumatico, ma anche una possibilità di cambiamento e crescita personale. Il coaching mira dunque a far sì che le persone non si sentano più passive vittime della loro condizione, ma diventino protagoniste attive del loro viaggio: una consapevolezza che può rafforzare il loro benessere emotivo e psicologico e migliorare anche la risposta fisica alle terapie. Ciò che rende peculiare il coaching oncologico è la sua visione olistica. Il paziente viene aiutato a riallinearsi con i propri valori e bisogni, trovando un’armonia più profonda con la propria anima, indispensabile per affrontare una sfida tanto complessa quanto quella del cancro. Il coaching oncologico non è solo per i pazienti, ma offre anche un’opportunità preziosa per i professionisti della salute e della relazione di aiuto, come psicologi, oncologi, infermieri e terapeuti. Attraverso il Master in Coaching Oncologico di Mara Mussoni è possibile apprendere le competenze necessarie per guidare chi vive l’esperienza del tumore in modo efficace e umano. Questo percorso formativo consente ai professionisti di sviluppare una comprensione più profonda delle dinamiche emotive e spirituali che caratterizzano la malattia, rendendoli più efficaci nella loro comunicazione e interazione con gli assistiti. Il master prevede un percorso educativo ed evolutivo che si estende nel tempo, con la possibilità di diventare Cancer Coach con il 2° livello, per iniziare poi i tre anni di pratica. Questo significa che i professionisti che scelgono di intraprendere questa strada non solo arricchiscono le proprie competenze, ma possono diventare strumenti di cambiamento concreto per chi si trova a vivere un’esperienza con la malattia oncologica e non. Info: www.coaching-oncologico.it; www.cancercoach.it