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Lunedì, 2 Dicembre 2024

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Moderni trattamenti dell’artrosi. Dr. Gaetano Carriere, specialista in ortopedia e chirurgia della mano con metodi innovativi e sicuri per il paziente

II Dr. Gaetano Carriere è un medico specialista in Ortopedia (Modena 1992) e specialista in Chirurgia della Mano (Firenze 2003). Durante gli anni di attività in ospedale ha eseguito ogni tipo di intervento dalla riduzione e sintesi delle fratture dei vari segmenti corporei, piede, caviglia, tibia, femore, anca, spalla, omero, avambraccio, polso e mano, sia semplici che complesse, scomposte ed esposte, sviluppando una notevole esperienza nel trattamento delle fratture sia in acuto che in esito di viziosa consolidazione, soprattutto a livello dell’arto superiore e del piede. Ha operato come primo operatore e come aiuto in un notevole numero di casi di artrosi dell’anca e del ginocchio anche nei reimpianti di protesi, ha eseguito circa 100 casi di protesi del polso, delle dita della mano, della caviglia e dell’alluce. Ha eseguito oltre mille casi di artroscopia del ginocchio con e senza ricostruzione del legamento crociato. Attualmente continua ad eseguire interventi di chirurgia della mano e del piede in urgenza differita, lesioni tendinee e muscolo-nervose, riduzione di fratture di polso, scafoide carpale e di tutte le altre ossa della mano, esegue tutti gli interventi tradizionali in mininvasiva. Negli ultimi anni ha concentrato la sua attenzione sul trattamento chirurgico dell’artrosi del polso e della mano, utilizzando delle protesi e spaziatori di ultima generazione, nel trattamento degli stadi più gravi dell’artrosi delle ossa del carpo, delle metacarpo-falangee e delle inter-falangee prossimali. Il numero maggiore di interventi lo ha eseguito nei casi di rizoartrosi (anche conosciuta come artrosi della trapezio-metacarpica). Ha trattato oltre 400 casi utilizzando due diversi tipi di spaziatore, uno in pirocarbonio (materiale delle valvole cardiache, perfettamente compatibili), un altro riassorbibile (in acido poli-L lattico). L’obiettivo di questi spaziatori era mantenere la lunghezza del 1° raggio della mano e di preservare le strutture anatomiche interessate dall’artrosi. Ha inoltre iniziato a utilizzare una protesi della trapezio-metacarpica (Horus) di nuova concezione, molto diffusa in Francia, che ripropone il modello della protesi d’anca con uno stelo, un collo, una testina e una coppetta dove questa testa si articola. Utilizza da oltre 12 anni le tecniche di chirurgia in mininvasiva del piede, che permettono ripresa immediata del carico sul piede operato, non utilizzando: mezzi di sintesi (che evitano ulteriori tempi chirurgici di rimozione degli stessi) e laccio chirurgico (controindicato in pazienti con vasculopatie periferiche e diabete). Oltre al trattamento dell’artrosi del polso e delle dita, si è dedicato anche a metodiche di trattamento negli stadi meno avanzati dell’artrosi nei vari distretti, anca, ginocchio, spalla con il trattamento con cellule mesenchimali, prelevate in anestesia locale dal paziente mediante mini-liposuzione dall’adipe addominale, filtrate e purificate, vengono poi infiltrate in tutte le articolazioni da trattare (anca, ginocchio, spalla, caviglia, polso, ecc.) nella stessa seduta. Tale metodica è indicata anche nelle tendiniti polidistrettuali e nella fascite plantare. L’azione di queste cellule mesenchimali ha la capacità di sviluppare una elevata e duratura (circa 3 anni) azione antinfiammatoria ed antidolorifica. Info: www.gaetanocarriere.it

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