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Dott.ssa Fiammetta Inga, psichiatra e psicoterapeuta: la lotta ai disturbi del comportamento alimentare. L’importanza di un approccio olistico ed empatico
La Dott.ssa Fiammetta Inga, psichiatra e psicoterapeuta, ha dedicato la sua professionalità al benessere psicologico dei pazienti secondo un approccio improntato sull’empatia e la sensibilità, mirato a ristabilire l’equilibrio e la serenità nella vita dei pazienti. Si occupa di disturbi quali ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disturbi dell’umore e del comportamento alimentare, oltre a problemi specifici come il disturbo ossessivo-compulsivo e la depressione post-partum. La Dott.ssa Inga, inoltre, è specializzata in psicoterapia cognitiva e coltiva uno speciale interesse per la psicopatologia lavorativa, ponendo un particolare accento sull’importanza del contesto cognitivo e costruttivista nella cura psichiatrica. Il suo studio offre terapie individuali, di coppia e familiari, personalizzate per adulti, adolescenti e bambini. L’assistenza si estende anche a situazioni complesse come separazioni, divorzi, adozioni e problemi legati a mobbing lavorativo o familiare. Una delle problematiche con le quali la Dott.ssa Inga si trova più spesso a confrontarsi è quella dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Disturbi dell’Alimentazione Non Altrimenti Specificati): «Definibili – afferma la Dottoressa – una vera e propria emergenza, per via dei seri effetti sulla salute e sulla qualità della vita dei pazienti, spesso adolescenti e giovani adulti. Questo tipo di disturbi si sostanzia in comportamenti patologici mirati al controllo di peso, atteggiamenti errati nei confronti della forma corporea, con possibilità di complicanze fisiche e psichiche anche gravi. L’attenzione mediatica spesso riservata ai Disturbi del Comportamento Alimentare ha gettato nuova luce sulla rilevanza del problema, ma è importante intervenire secondo un approccio professionale e strutturato, che tenga sì conto della loro origine psicogena ma senza dimenticarne la multifattorialità, ossia le diverse cause sociali, familiari ed emotive che sottendono l’alterazione percettiva dell’immagine corporea. La complessità di tali disturbi si manifesta spesso su molteplici piani: somatico, cognitivo, affettivo, nutrizionale, endocrino. È importante una repentina identificazione del disturbo per procedere a un trattamento precoce, riducendo così complicanze fisiche e psicologiche. L’obiettivo del trattamento è di portare l’assistito, attraverso terapie mirate, a modificare l’attitudine e i comportamenti patologici, nonché ad adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e quindi a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare». Info: www.psichiatrainga.com