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Crisi energetica: risparmiare grazie alla transizione digitale. Le potenzialità della tecnologia per un futuro più “green”
Per raggiungere l’obiettivo di ridurre il più possibile la dipendenza dal gas russo, i governi europei hanno concordato di ridurre il consumo di gas del 15% entro il 2023. L’UE si trova dunque ad affrontare sfide che non hanno soluzioni né semplici, né immediate: trovare nuove forniture di gas e spingere sull’impiego di fonti energetiche pulite.
Il passaggio all’energia pulita e l’ampliamento della rete di approvvigionamento sono alcune delle vie maestre per avviarsi alla risoluzione del problema, tuttavia la transizione energetica è un processo strutturalmente complesso, che richiederà delle tempistiche fisiologiche – che di sicuro possono essere snellite dall’azione dei governi – e che necessariamente proseguirà per step.
C’è un altro fattore determinante affinché la transizione verso forme di energia più efficienti ed accessibili proceda spedita: la tecnologia. La scelta più lungimirante che le aziende possono operare già oggi è l’adozione di un approccio più tecnologico, ad esempio per raccogliere dati accurati sull’utilizzo dell’energia e dunque comprenderne meglio le tendenze, fare previsioni sull’utilizzo dell’energia e di conseguenza ottenere un migliore controllo sui consumi.
La transizione digital-energetica
Sono molte le tecnologie che possono essere di supporto al risparmio energetico. Vediamo quali.
- Internet of Things. La connessione di dispositivi a internet o la raccolta di dati tramite sensori o dispositivi per il monitoraggio è la base per qualsiasi soluzione IoT. Tenendo traccia del consumo energetico e personalizzandone l’utilizzo, le aziende possono risparmiare sui consumi e dunque sui costi, a riprova della centralità dell’Internet of Things quale punto fermo della digitalizzazione e sostegno fondamentale per un mondo più rispettoso dell’ambiente.
- Intelligenza artificiale. Le tecnologie AI analizzano i dati per identificare le migliori strategie per ottimizzare gli sforzi di produzione, migliorare i processi operativi e ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’intelligenza artificiale, attraverso l’analisi dei consumi pregressi, può prevedere i problemi di domanda e offerta prima ancora che essi si verifichino, determinando quindi un utilizzo più razionale dell’energia e riducendo il rischio sia di spese eccessive e sia di carenze.
- Big Data. Strettamente collegata all’IA, c’è l’analisi dei big data. Dispositivi di controllo e sensori generano grandi moli di dati che, una volta elaborati, possono rivelare le abitudini di consumo energetico di un’azienda. Un sistema intelligente di gestione dell’energia può trasformarli in informazioni preziose per modellare l’utilizzo dell’energia e diventare più efficienti dal punto di vista energetico.
- Digital Twin. Si tratta di repliche digitali complete delle apparecchiature e delle macchine fisiche che permettono di testarne il funzionamento in ambienti virtuali e tenerne sotto controllo l’operatività. In ambito energetico, aiutano a monitorare e ottimizzare la manutenzione e a risparmiare energia passando automaticamente alla modalità di risparmio.
- Smart City. Secondo la definizione dell’UE, una smart city è un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese. Le “città intelligenti” costituiscono una delle risposte alla crisi energetica globale, poiché grazie all’implementazione delle tecnologie descritte finora negli edifici, negli uffici e nelle aree urbane, è possibile gestire le risorse in modo più efficiente e monitorare il consumo energetico.
Ma, in concreto, quali sono i primi step che un’azienda può intraprendere per risparmiare sull’energia?
Installare contatori intelligenti, utilissimi per aiutare le aziende a identificare i propri modelli di consumo ed evitare gli sprechi. I contatori intelligenti danno il loro meglio se usati in tandem con un sistema di monitoraggio dell’energia, ossia un software che aiuti a dare un senso ai dati raccolti trasformandoli in informazioni fruibili. Così facendo, l’impresa può tenere sotto controllo i propri livelli di consumo energetico nel tempo, fissare obiettivi, identificare i processi e i periodi di maggiore consumo e intervenire di conseguenza.
Spostare le proprie infrastrutture nel cloud e raccogliere dati. Tutti i percorsi di trasformazione digitale hanno un elemento comune: il cloud. Il cloud consente di archiviare grandi quantità di dati in modo sicuro e di condividerli fra diversi soggetti in modo efficiente e istantaneo ed è fondamentale quando si adottano sistemi di gestione dell’energia. Questo aiuta le aziende a monitorare la loro infrastruttura critica, rispondere ai problemi più velocemente e aumentare la soddisfazione del cliente.
Sostituire i vecchi dispositivi. Anche se rinnovare l’infrastruttura tecnologica e i dispositivi di un’azienda costituisce di solito un investimento di una certa importanza, sostituire l’hardware vecchio con macchine di ultima generazione è un ulteriore passo verso una vita più ecologicamente sostenibile, dato che le tecnologie più moderne sono progettate secondo criteri di efficienza energetica. Anche “semplicemente” sostituire i sistemi di illuminazione tradizionali con tecnologia LED permette di risparmiare notevolmente sui consumi.