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Ecomondo 2022: la transizione ecologica passa da Rimini. Innovazione e iniziative al servizio della sostenibilità ambientale
Energie rinnovabili, economia rigenerativa e prevenzione dei rischi, gestione e valorizzazione dei rifiuti, economia circolare: sono solo alcuni dei settori che rappresentano il cuore di Ecomondo 2022, l’evento dedicato alle start-up più innovative e alle aziende italiane e internazionali nel campo dei prodotti e servizi relativi alle tecnologie green, alla sostenibilità ambientale, all’energia e alla mobilità sostenibile. Le filiere coinvolte sono molte: edilizia, packaging, plastica, elettronica, tessile, automotive ed altre ancora. L’appuntamento è dall’8 all’11 Novembre 2022 al Rimini Expo Centre.
Ad animare la fiera, un ampio programma di conferenze, workshop e seminari con relatori nazionali ed europei dal mondo accademico, delle istituzioni e dell’industria. Ecomondo si configura come piattaforma prestigiosa e di rilevanza internazionale per dibattere degli argomenti più importanti della transizione ecologica, una rivoluzione che oggi interessa ogni settore produttivo e ogni tipo di azienda.
Sotto la supervisione del Comitato Tecnico Scientifico, Ecomondo 2022 racconterà degli importanti cambiamenti in atto nel mondo dell’industria, delle novità normative e scientifiche relative alla necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente dei processi produttivi, e delle opportunità che la transizione ecologica fornisce in termini di sviluppo sostenibile alle imprese di ogni settore.
Il Prof. Fabio Fava, Presidente del Comitato Scientifico Ecomondo, ha dichiarato:
«La pandemia ha evidenziato la necessità di accelerare la transizione della nostra industria verso la neutralità climatica e la creazione di un mercato unico europeo, più resiliente e meno dipendente dalle grandi potenze internazionali. Di qui la necessità di intensificare ed estendere la circolarità e l’uso di materie prime rinnovabili entro le principali filiere industriali europee, calando nelle realtà territoriali la migliore innovazione tecnologica disponibile, allineando i finanziamenti, in particolare quelli annessi alla ripresa e alla resilienza, perché la transizione industriale possa essere facilitata e dunque essere più competitiva ed inclusiva. Ma ridurre l’impatto sull’ambiente non è più da solo sufficiente. Serve ormai iniziare a rigenerarlo, per poter avere terra, mare e gli annessi ecosistemi, di nuovo in salute e resilienti, in grado di garantire prodotti e servizi di qualità e in linea con le attuali e future necessità. Su tutti questi fronti serve informazione, condivisione, co-progettazione e la creazione di partenariati pubblico privati, locali ed internazionali, dedicati. Oggi ancor più che nel passato. La convegnistica di Ecomondo2022 cercherà di dare il miglior seguito alle necessità indicate, facilitando alleanze pubblico-private, degli operatori e delle istituzioni nella definizione e l’adozione delle priorità normative, d’innovazione, finanziarie, di formazione e di internazionalizzazione associate alla necessità di una rigenerazione industriale, economica e sociale post pandemia».
Fra i temi focus di Ecomondo 2022 c’è la riduzione degli sprechi alimentari: al centro della scena ci saranno tecnologie, soluzioni e best practices per garantire la qualità degli alimenti e ridurre gli sprechi nelle fasi di pre e post-consumo. Un impegno che congiuntamente deve essere assunto da tutti gli attori della filiera della produzione e dei consumi, dalle istituzioni alle aziende fino ai cittadini, soprattutto in vista degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Altro argomento chiave di Ecomondo è la tutela dell’ambiente. La fiera metterà in luce le tante eccellenza italiane nel campo della protezione del territorio e i risultati da loro ottenuti, come la rigenerazione e la valorizzazione delle coste, progetti di bonifica, grandi opere, servizi innovativi e tecnologie “trenchless”. Ecomondo costituirà, inoltre, piattaforma per attrarre investitori per nuove opere e operatori interessati a fornire servizi di progettazione.
Anche l’Osservatorio Tessile sarà fra i protagonisti della fiera: nato nel 2021, l’hub punta a riunire tutti i principali attori della filiera e dunque produttori, aziende fornitrici di tecnologia, gestori dei rifiuti, istituzioni, consorzi, associazioni di categoria, istituti di ricerca e sviluppo, per promuovere produzioni tessili sostenibili e lavorazioni eco-compatibili.