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Festival dell’Economia di Trento 2023, “Il futuro del futuro”: focus sulle nuove sfide del mondo contemporaneo
Dopo il successo dell’edizione 2022, focalizzata sugli scenari economici e sociali del post-pandemia, il titolo dell’edizione 2023 del Festival dell’Economia di Trento, a cura del Gruppo 24 Ore e della Provincia autonoma di Trento, è “Il futuro del futuro – Le sfide di un nuovo mondo”. Al suo diciottesimo anno, il Festival focalizza la sua attenzione sui tanti cambiamenti che stanno ridefinendo gli assetti del mondo dal punto di vista politico, finanziario, imprenditoriale, sociale: l’onda lunga della pandemia, i cui effetti sui più diversi aspetti della vita sociale e lavorativa ancora non si sono completamente “riassorbiti”; l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina, che ha comportato sconvolgimenti geopolitici notevoli e innescato crisi economiche ed energetiche che sono andate a innestarsi su scenari già di per sé tesi; il cambiamento climatico, realtà sempre più evidente che impone profondi ripensamenti delle logiche produttive in chiave di sostenibilità.
Al Festival dell’Economia di Trento 2023 si discuterà di tutti questi temi e di molti altri ancora attraverso 260 fra incontri, eventi e convegni che coinvolgeranno 35 relatori internazionali, 6 premi Nobel, 90 relatori del mondo accademico, 19 ministri, 40 economisti, 40 manager e imprenditori.
Fra gli ospiti del programma spiccano i 6 Premi Nobel: Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’economia 2001 per il contributo alla teoria dell’informazione asimmetrica, da cui derivano disoccupazione e razionamento del credito (vinto insieme a G. A. Akerlof e A. M. Spence); Robert Shiller, Premio Nobel per l’economia 2013 (con L.P. Hansen e E.F. Fama) per le analisi empiriche sui prezzi delle attività finanziarie; James Heckman, Premio Nobel per l’economia 2000, insieme a Daniel McFadden, per il contributo allo sviluppo della teoria e dei metodi per l’analisi di campioni selettivi; Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace 2006 per l’impegno nel creare lo sviluppo economico e sociale dal basso; l’attivista per i diritti umani Tawakkol Karman, Premio Nobel per la Pace nel 2011 per la sua lotta non violenta per la democrazia e la sua difesa dei diritti delle donne nello Yemen, fondatrice della Tawakkol Karman International Foundation; e il Fondatore di Solidarność e attivista per i diritti umani Lech Walesa, Premio Nobel per la Pace 1983 per la campagna a favore della libertà di organizzazione in Polonia.
Gli appuntamenti di prestigio previsti dal programma sono, comunque, numerosissimi.
Solo per citarne qualcuno: Sir Alex Younger, dal 2014 al 2020 capo di MI6, servizio segreto di intelligence britannico, analizzerà le minacce del nuovo mondo; l’astronauta Samantha Cristoforetti interverrà nel secondo degli appuntamenti del Festival dei Giovani; l’ex sindaco di New York Bill De Blasio parteciperà al panel dedicato alle città in trasformazione; il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. Teo Luzi, affronterà il tema dell’evasione fiscale, corruzione ed efficienza della pubblica amministrazione; il sociologo e storico dell’economia Aaron Benanav si confronterà con l’economista Daniel Susskind sul tema della disoccupazione tecnologica tra mito e verità.
Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, in occasione della presentazione della 18ª edizione del Festival dell’Economia tenutasi al Mudec (Museo delle Culture) di Milano, ha commentato: «In questo 2023 avremo un giorno in più, ricco di eventi, un grande parterre di ospiti, dai premi Nobel, valore aggiunto importante del Festival, ad una nutrita compagine di ministri. Quale migliore occasione dunque per parlare – tra tutti gli argomenti importanti e di estrema attualità internazionale – anche dei temi all’ordine del giorno dell’agenda nazionale, autogoverno, autonomia differenziata e federalismo. Quest’anno, al Festival, economia come non mai farà rima con autonomia. Siamo certi che sarà ancora una volta una manifestazione che darà grande rilevanza ai temi economici internazionali, ma che avrà anche un forte ritorno territoriale. E che continuerà a parlare con successo ai giovani, come dimostrato dal successo del FuoriFestival nella precedente edizione».
Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata Gruppo 24 ORE, nel ringraziare le istituzioni trentine, ha affermato che «si è creata una forte partnership permettendo di arricchire questa splendida manifestazione che compie 18 anni. Sarà un’edizione che partendo dalla sua tradizione, dall’anima scientifica di grandissima caratura, confermerà l’impronta innovativa. Un orientamento che il nostro gruppo, forte dei suoi 158 anni di storia, porta avanti con successo. Abbiamo dalla nostra l’autorevolezza, l’ancoraggio alla tradizione e lo spirito innovativo, oltre all’attaccamento a valori come innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità e inclusione. Lo dimostreremo continuando a dare il nostro contributo al Festival. La parità di genere, ad esempio, è un impegno concreto, come ci dice la presenza del 37% di donne tra i relatori attesi a maggio».
Elisabetta Bozzarelli, assessora del Comune di Trento con delega in materia di politiche giovanili, formazione, istruzione, cultura, biblioteche e turismo, ha commentato con entusiasmo la collaborazione che ormai da tanti anni lega il Festival dell’Economia alla città: «È cambiata Trento in questi 18 anni. È cresciuta insieme a un Festival che tra i tanti meriti ha anche quello di aver fatto lavorare insieme, in sinergia strettissima, Università, Città e Provincia, unite dall’organizzazione di un evento non privo di ricadute a lungo termine: il Festival infatti in questi anni ci ha allenati al confronto anche su temi tutt’altro che facili come quelli economici e ha contribuito all’elaborazione di un’idea di sviluppo fondata sulla sostenibilità, sulla ricerca scientifica e tecnologica, sull’inclusione sociale».
Il direttore de Il Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, nel presentare il dettaglio del programma, si è soffermato sul significato del titolo “Il futuro del futuro” e sul ruolo del comitato scientifico e dell’advisory board nella scelta. «Questo non è il Festival del Gruppo 24 ORE, ma è il Festival della comunità trentina. L’abbiamo detto l’anno scorso e lo ripetiamo, perché ci crediamo fino in fondo. È una grande festa della città, del Trentino. Una logica che trasforma Trento in caput mundi, grazie al lavoro di squadra. Il Maradona infatti non basta, conta il team. Non bisogna avere paura del passato, ma trasformarlo in un trampolino di lancio nel futuro. Porteremo i Nobel e l’economia reale, e grandi testimoni come Lech Walesa. Per capire che questo mondo che si apre è collegato a delle sfide. Il modello globalizzazione dava delle certezze, che oggi sono scomparse. Occorre cercare di capire quale sarà il futuro e dentro questo futuro le sfide che sarà necessario affrontare per fare le scelte migliori».
Il mondo della cultura e della scienza, d’altra parte, riveste un ruolo di primissimo piano nell’organizzazione del Festival e nella scelta dei focus tematici, come ha sottolineato Paola Iamiceli, prorettrice vicaria dell’Università degli studi di Trento: «L’Università di Trento contribuisce al Festival partecipando al comitato scientifico, nel quale troviamo due docenti del Dipartimento di Economia. La nostra proposta per il programma di quest’anno ha cercato di coniugare presente e futuro, per costruire un panel di relatori in grado di condividere con il pubblico le ricerche e le scoperte più attuali in campo economico e geopolitico. È la ricerca, infatti, che aiuta a comprendere quali potranno essere i futuri trend di questo scenario economico incerto e in rapido mutamento. Abbiamo anche collaborato all’organizzazione di iniziative rivolte alla comunità studentesca. Un’ultima riflessione sul tema dell’edizione 2023: l’Università contribuisce a plasmare la fisionomia del mondo che verrà. Perché nelle nostre aule c’è il futuro del futuro: studenti e studentesse che stiamo formando per rispondere alle sfide del mondo nuovo».
Il Festival è stato anticipato dalle quattro tappe internazionali di “Road to Trento”, che hanno portato i temi della transizione digitale, della transizione ecologica, della cooperazione scientifica, dello sviluppo tecnologico e della rigenerazione urbana a Lugano, San Francisco, Abu Dhabi e Johannesburg, con iniziative seguite in streaming da oltre 32.500 utenti collegati. Un pubblico ampio e trasversale, così come ampio e trasversale è il bacino a cui si rivolge il “main event” programmato a Trento dal 25 al 28 maggio: la kermesse infatti abbraccerà tutta la città, coinvolgendo il mondo dell’imprenditoria, della finanza e della politica, ma anche una platea attenta ai temi dell’attualità, della cultura, della scienza e del sociale. Torna infatti il FuoriFestival, il palinsesto dedicato al pubblico dei giovani e delle famiglie che anche quest’anno si arricchisce di contenuti didattici ed educativi ma anche di attualità e d’intrattenimento, coinvolgendo personalità che spaziano dal mondo accademico e culturale al mondo dello spettacolo e dell’entertainment.
«Rilanceremo nuovamente – ha spiegato Federico Silvestri, amministratore delegato di 24 ORE Eventi – la scommessa del FuoriFestival, con un programma dinamico che porterà a Trento tanti ospiti e idee: gli autori delle più grandi case editrici italiane, i nuovi visionari, dal talent scout e discografico Manuelito ‘Hell Raton’ a Sypher, i laboratori di Economy Kids a cura di 24 ORE Cultura e Radio 24, il Monopoli a grandezza naturale in piazza Fiera, che consentirà ai ragazzi di divertirsi e imparare l’economia. Oltre alla presenza di Luca Zingaretti e Miriam Leone, due grandissimi attori che parleranno di arte e valore, alla musicista Ariete, ai dj set e al concerto del pianista iraniano Ramin Bahrani».
Trentino Marketing, inoltre, nelle persone del suo amministratore delegato Maurizio Rossini e del suo presidente Gianni Battaiola, ha sottolineato l’importanza del Festival per il tessuto economico e sociale della Regione. «I 18 anni del Festival sono un appuntamento importante – ha commentato Rossini – che vogliamo festeggiare in modo speciale come testimonia il numero di eventi e i più di venti spazi per ospitarli. Un’occasione straordinaria che necessita di una macchina organizzativa rilevante, 150 persone dal Gruppo 24 ORE, quasi 600 persone sul territorio, tanti volontari e studenti. Tante persone che si mettono in gioco per una manifestazione che offre l’opportunità di riflettere, pensare, di mettere in discussione convinzioni e trovare nuovi punti di vista».
Battaiola ha definito il Festival «centrale per gli obiettivi strategici per consolidare la posizione di primo piano di Trento e del Trentino nel turismo e nella valorizzazione delle belle stagioni. Interrogandoci sul futuro, abbiamo infatti bisogno di dare attenzione ai temi economici, sociali e ambientali. Mettiamo a disposizione di chi vorrà venire ad assistere al Festival e visitare la nostra terra la App Mio Trentino, uno strumento efficace dalle moltissime funzioni. Comunico inoltre che stiamo ottenendo per il Festival dell’Economia la certificazione ISO 20121:2012 su sostenibilità e inclusione».
Festival dell’Economia, Trento, 25 – 28 maggio 2023