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Mercoledì, 9 Luglio 2025

Il network di riferimento per le aziende italiane

Le aziende che costruiscono standard per l’ambiente e l’energia. Performance, sostenibilità e controllo al centro dell’evoluzione

Prof. Ing. Romano Borchiellini – Presidente del Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente – CTI

 

 

Chi è il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente – CTI

CTI è l’Ente Federato all’Ente nazionale di normazione (UNI) con formale delega allo sviluppo di norme tecniche nei vari settori della termotecnica, della produzione e utilizzazione razionale dell’energia e delle fonti energetiche, dell’efficienza energetica e più in generale della transizione energetica, incluse le relative implicazioni ambientali e di sostenibilità osservando il principio della neutralità tecnologica. Con questo ruolo ci muoviamo nell’ambito delle principali direttive europee che costituiscono l’ossatura del Green Deal e della Transizione (direttive sulle prestazioni energetiche degli edifici – EPBD, da ultima la direttiva Case Green, direttive sull’efficienza energetica – EED che confermano l’importanza fondamentale del principio “Energy Efficiency First”, direttive sulle fonti rinnovabili – RED che disciplinano il principio di una decarbonizzazione sostenibile), ma anche delle direttive che regolano sicurezza e sostenibilità dei prodotti attinenti al settore dell’energia: direttive e regolamenti sull’etichettatura energetica e la progettazione ecocompatibile dei prodotti e più in generale sulla loro marcatura CE, anche nel contesto dei prodotti da costruzione – CPR.

 

Tra le più note norme tecniche elaborate dal CTI sotto mandato di UNI è utile ricordare ad esempio le venti e più norme che fanno capo alla UNI CEI EN 50001 sui sistemi di gestione dell’energia, la serie UNI CEI EN 16247 sulle diagnosi energetiche, la serie UNI/TS 11300 sulle prestazioni energetiche degli edifici che coordina e rende applicabili nel contesto nazionale ben 50 norme tecniche europee collegate alla direttiva EBPB. Ma anche norme più di “nicchia” e utili per il consumatore finale come, ad esempio, quelle che definiscono le caratteristiche del pellet di legno, delle bricchette, della legna da ardere (serie UNI EN ISO 17225). Sono state elaborate dal CTI anche le norme che definiscono come implementare un sistema di gestione della sicurezza di processo negli impianti a rischio di incidente rilevante (impianti Seveso) o quelle che integrano la regolazione di ARERA in materia di teleriscaldamento, ad esempio sulla gestione degli incidenti e delle emergenze. L’elenco sarebbe molto lungo, in quanto sono circa 1000 le norme elaborate dal CTI e pubblicate e consultabili/acquistabili da UNI.

 

 

L’importanza della normazione per garantire efficienza e sicurezza negli impianti energetici e termotecnici

Dove è necessario garantire efficienza e soprattutto sicurezza sono presenti le norme tecniche. Questo accade praticamente da sempre ed è il motivo per cui è nata la normazione tecnica: strumento essenziale per garantire l’ottenimento di obiettivi condivisi e di qualità, garantire l’utente finale e promuovere una competizione equa del mercato. Parlare oggi di efficienza energetica e di sicurezza significa parlare anche di sostenibilità e di resilienza, quindi, il nostro ruolo è ancora più centrale e strategico e, conseguentemente, è ancora più centrale e strategico partecipare e sedere ai nostri tavoli tecnici. Ricordiamo infatti che l’ente di normazione, il CTI in questo caso, detta le regole del gioco e garantisce la qualità del prodotto finale (la norma tecnica), ma i contenuti sono forniti da chi partecipa ai lavori: aziende, sia grandi che piccole e medie imprese, e loro rappresentanze, singoli professionisti e ordini professionali, pubblica amministrazione centrale e locale, enti di ricerca e università, enti di certificazione. Per tutti loro la partecipazione ai lavori rappresenta un investimento in quanto permette di trasferire in strumenti per il mercato il proprio know-how che diventerà la regola comune per quel determinato settore.

 

 

Le sfide e le opportunità per le aziende nel contesto dell’evoluzione normativa e tecnologica e il contributo del CTI 2000 nello sviluppo di standard innovativi, in linea con la transizione energetica e le direttive europee

Se da un lato, storicamente, la normazione tecnica rappresenta il consolidamento dello stato dell’arte e delle conoscenze attuali, dall’altro è sempre più fondamentale che essa consenta di prevedere ciò che accadrà in futuro e che mantenga aperta la porta all’evoluzione tecnologica. Normare oggi in un mondo in velocissima evoluzione, infatti, significa non precludere l’innovazione, anzi significa tenerne conto pur garantendo sempre il medesimo approccio basato sulla neutralità tecnologica e sulla solidità dei contenuti tecnici. Normare l’innovazione significa, infatti, muoversi con anticipo per far partire con il piede giusto nuovi mercati, nuove opportunità, nuove soluzioni, ma senza favoritismi ma con lo stesso rigore e qualità adottati per standardizzare le tecnologie più consolidate. L’importante è mantenere sempre la porta aperta; come accade da tempo in CTI.
Il contesto della transizione energetica offre moltissime sfide ed opportunità. Prima fra tutte e non scontata quella di garantire la già citata neutralità tecnologica, elemento essenziale se si vuole puntare alla resilienza, in un mondo che corre velocemente e che rischia di farci innamorare del nuovo e dimenticare il vecchio. Resilienza significa prima di tutto diversificazione, oltre che sostenibilità e rispetto dei principi DNSH alla base del PRNN e della Tassonomia UE.

 

Poi ci sono le sfide tecnologiche d’avanguardia con soluzioni innovative o attuazioni innovative di soluzioni consolidate. Basti pensare alla nucleare di piccola taglia da un lato e alla cogenerazione a combustibili rinnovabili o ad idrogeno dall’altro. Ma in mezzo ci sono piccole idee e tecnologie efficienti per “tutti i giorni” che devono trovare il loro spazio e non meno importanti ci sono le sfide della digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale, della sicurezza informatica. Infine, come ulteriore sfida normativa che ci apprestiamo a perseguire, c’è la necessità di coordinare ciò che già oggi possiamo toccare con mano in quelli che chiamiamo “Sistemi Energeticamente Complessi” in cui convivono tecnologie innovative e tradizionali, sistemi industriali, complessi residenziali e servizi, sistemi di generazione centralizzata integrata da punti di generazione distribuita, mobilità sostenibile e predisposizione all’intelligenza degli edifici.

 

 

Il futuro della normazione tecnica in Italia, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità, dell’efficienza e dell’integrazione delle energie rinnovabili

Il futuro è già oggi. I temi citati prima sono giù sui nostri tavoli. Ma è utile ribadire che il maggior sforzo normativo sarà quello di fornire strumenti per aiutare i decisori ad attuare, gestire, monitorare e misurare l’estrema complessità degli scenari che ci attendono per mettere a terra nel migliore dei modi la transizione energetica e la decarbonizzazione e soprattutto trarne i necessari e auspicabili vantaggi di sostenibilità e resilienza.

 

 

Info: www.cti2000.it

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