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Lunedì, 21 Ottobre 2024

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Le nuove frontiere della Telemedicina

Telemedicina è un termine divenuto di uso più comune in tempi relativamente recenti, tuttavia il concetto di medicina a distanza affonda le proprie radici molto più indietro nel tempo: un primo esempio risale agli anni ’60, quando la NASA, attraverso il programma Integrated Medical and Behavioral Laboratories and Measurement Systems, monitorava i dati biometrici degli astronauti in missione nello spazio e forniva assistenza, diagnosi e istruzioni su procedure mediche d’emergenza. Da allora la tecnologia ha compiuto passi da gigante e ha reso i concetti di prenotazione online o consultazione online dei referti molto più diffusi. Tuttavia, con “telemedicina” s’intende un approccio innovativo, che fa uso della tecnologia in modo molto più strutturato e ampio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne dà questa definizione: «La telemedicina prevede l’utilizzo delle telecomunicazioni e delle tecnologie virtuali per fornire assistenza sanitaria al di fuori delle strutture sanitarie tradizionali. La telemedicina, che richiede solo l’accesso alle telecomunicazioni, è il componente più semplice dell’eHealth, che utilizza una più ampia gamma di tecnologie di informazione e di comunicazione (ICTs). Gli esempi di telemedicina comprendono l’assistenza sanitaria virtuale a casa, dove pazienti come i malati cronici o gli anziani possono ricevere sostegno in determinate procedure, rimanendo a casa. La telemedicina ha inoltre agevolato la comunicazione tra operatori sanitari in ambienti remoti e professionisti per ottenere indicazioni nelle diagnosi, cure e nel trasferimento di pazienti. Talvolta anche la formazione può essere conseguita tramite programmi di telemedicina o con tecnologie ad esso associate come eHealth, che utilizzano il computer e Internet. I sistemi di telemedicina adeguatamente progettati possono migliorare l’accesso e i risultati dell’assistenza sanitaria, in particolare per il trattamento di malattie croniche e per i gruppi vulnerabili. Non solo riducono la richiesta di assistenza in strutture già affollate, ma favoriscono un risparmio delle spese e rendono il sistema sanitario più flessibile». Le opportunità offerte dalla telemedicina sono molte. Fornisce un mezzo per facilitare l’interazione fra medico/medico e medico/paziente; permette di raggiungere un pubblico vasto, contribuendo a sopperire ad una distribuzione non sempre capillare delle strutture sanitarie e abbattendo le barriere geografiche, così che anche chi abita in zone remote possa sempre avere un filo diretto col proprio medico; dà la possibilità di monitorare a distanza i parametri dei pazienti, particolarmente utile per quei soggetti affetti da malattie croniche, che attraverso delle app, possono ricevere informazioni e promemoria sulla cura prescritta; facilita l’accesso, la trasmissione e la consultazione dei referti e degli esami; aiuta ad allentare la pressione sulle strutture sanitarie, poiché permette di “virtualizzare” alcune attività ed operazioni.

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